“Due anni di squalifiche dalla UEFA a Barcellona, ​​Real, Juventus e Milan”. L’indiscrezione di Espn- Corriere.it

Due anni di squalifica per chi è ancora legato al progetto Superlega. come riportato da ESPN, con 5 club a rischio di esclusione dalle competizioni gestite dalla UEFA per le prossime due stagioni. Secondo i media statunitensi, la UEFA è stata negli ultimi 10 giorni ha avuto contatti con i 12 club fondatori del fallimento della Superlega e ho trovato un file accordo, per un rigore minore e per la voglia di non andare avanti con la creazione del campionato elite, con tutti i club inglesi e l’Atletico Madrid. Non con gli altri.

Superlega, i club sempre dentro

Real Madrid, Barcellona, ​​Juventus, Milan e Inter

– secondo Espn – non avrebbero raggiunto alcun accordo e, per il momento, Sono ancora in Super League. I nerazzurri, nuovi campioni d’Italia, sarebbero ancora vicini in accordo con la UEFA, ma non sarebbe stato ancora raggiunto. Secondo Sky, invece, anche il Milan sarebbe molto vicino a un accordo e quindi a sanzionare l’uscita definitiva del club della Superlega.


Dubbi su Milan e sentenza Madrid

Espn invece colloca il Milan nel girone dei quattro irriducibili che, secondo l’UEFA, è in contrasto con l’articolo 51 dello statuto, che vieta ai club membri di fare ciò che hanno fatto senza autorizzazione. D’altra parte per un tribunale di Il Madrid aveva precedentemente emesso una misura cautelare – emessa senza precedenti di altera parte, o urgente senza chiamare la UEFA – per proteggere la Super League, affermando che i club non possono essere espulsi dalla UEFA. Secondo i club – e gli studi legali a cui si sono rivolti gli immobili – non vi è quindi possibilità di esclusione dai concorsi europei. I membri dei comitati disciplinari UEFA sarebbero soggetti a sanzioni severe, responsabilità civile e forse anche responsabilità penale se ignorassero una sentenza del tribunale. E su questa decisione si fa forte Florentino Perez, il presidente del Real Madrid, che vuole portare il caso contro la Uefa davanti all’antitrust per abuso di posizione dominante. per questo Ceferin vuole che la società Superlega venga ufficialmente sciolta.

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Perché l’azienda è ancora viva

Il Il consorzio European Superleague Company SL esiste ancora oggi, ha sede in Spagna, ha un consiglio di amministrazione in cui si trovano le proprietà dei 12 club (per il Milan c’è Gordon Singer, per l’Inter Zhang), che ha un capitale versato (minimo). chiaramente un guscio vuoto adesso. Perché i club (o forse alcuni club) non vogliono andarsene (o impiegano così tanto tempo per andarsene)? Perché pensano di essere più protetti legalmente in questo modo: al riparo dalle possibili cause che, ad esempio, Florentino Perez potrebbe avanzare per essersi allontanato senza il consenso di altri, e nell’ipotetica posizione di inseguire a turno gli inglesi che hanno rotto per primo il giocattolo.

FIFA contro le sanzioni

In un’intervista all’Equipe, numero 1 del Fifa Gianni Infantino Mercoledì aveva piuttosto detto il contrario: vale a dire che sarebbe sbagliato punire i club (e quindi anche i loro tifosi), mentre le sanzioni dovrebbero al massimo punire i dirigenti. Invece, sembra che la UEFA di Ceferin vuole continuare a minacciare il pugno di ferro. L’obiettivo, come detto, per lo scioglimento dell’azienda.

Sanzioni economiche

Da quello che apprendiamo, tutte le aziende saranno colpite da sanzioni economiche. Se invece decidono di non lasciare la Super League, la UEFA vuole perseguire l’espulsione dalle competizioni. Inizia – per scontato – una serie infinita di controversie legali.

5 maggio 2021 (modifica il 6 maggio 2021 | 00:22)

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