I consigli di Wimbledon, Berrettini e Becker

Matteo ha esordito da Regina proprio come Becker nell’85 che poi ha trionfato nel Grande Slam: “L’ho incontrato qui per caso e mi ha detto: ‘Abbiamo qualcosa in comune…’ Che emozione”

Dopo averlo imitato con la vittoria della Regina al primo tentativo, anche Matteo vorrebbe finire il lavoro: vincere Wimbledon, proprio come Boris Becker in quel magico 1985. Siamo solo all’inizio di una lunga ascesa, ma Berrettini, che ha superato il primo passando un pericoloso Pella, può nel frattempo ascoltare i consigli della leggenda tedesca, attraversata quasi per caso in questi ultimi giorni tra i verdi prati di Londra: “L’ho incontrato appena arrivato qui. Camminava e si fermava: ero sorpreso perché sapeva esattamente chi ero e questo mi rendeva molto felice. Ha detto: ‘Ben fatto. Adesso abbiamo qualcosa in comune. E io ho solo detto ‘va bene’…”.

I consigli di Becker

Certo, il confronto è sempre audace: il tedesco dell’età di Matteo aveva in bacheca cinque dei sei titoli del Grande Slam in singolare, mentre il miglior risultato di Berrettini finora è stato “solo” la semifinale degli US Open 2019. Fa piacere sentire il mio nome accanto al suo – ha aggiunto la 25enne azzurra – ma allo stesso tempo so che forse non ho raggiunto nemmeno un quarto di quello che ha ottenuto in carriera alla Becker’, io sarebbe stato felicissimo”. E da lì, ecco il consiglio da campione ad aspirante campione: “Boris mi ha detto che devo mantenere la mente lucida per fare una lunga corsa a Wimbledon. Cercherò di farlo. è fantastico perché ora so cosa sarà il momento passo in campo. Le persone intorno a me si aspettano che io vinca…”.

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