Il lampo gamma cosmico più intenso mai registrato ha investito la Terra scombussolando la ionosfera

Il lampo gamma cosmico più intenso mai registrato ha investito la Terra scombussolando la ionosfera

Il lampo gamma cosmico più intenso mai registrato ha investito la Terra scombussolando la ionosfera

Il lampo di raggi gamma più potente mai registrato, chiamato GRB 221009A, è stato recentemente rilevato da diversi satelliti il 9 ottobre 2022 alle ore 15:21 italiane. Questo evento straordinario ha catturato l’attenzione dei ricercatori italiani, che hanno scoperto che l’esplosione stellare responsabile del lampo gamma è avvenuta quasi 2 miliardi di anni fa.

In particolare, il satellite INTEGRAL ha registrato la fase intensa del fenomeno che è durata circa 7 minuti. Allo stesso tempo, il satellite CSES-01 ha notato una perturbazione del campo elettrico nella ionosfera terrestre. Questa scoperta ha permesso agli scienziati di dimostrare che il lampo gamma ha causato un aumento delle particelle cariche nella ionosfera, influenzando la conducibilità elettrica.

È interessante notare che questo effetto è stato precedentemente osservato solo nel caso di brillamenti solari, ma questa è la prima volta che viene rilevato in modo così chiaro e intenso. La ionosfera, che è lo strato esterno dell’atmosfera terrestre che contiene particelle elettricamente cariche, è notoriamente sensibile ai fenomeni spaziali con una componente elettromagnetica, come il vento solare.

Gli scienziati sottolineano che l’evento GRB 221009A potrebbe essere stato causato dal collasso del nucleo di una stella in un buco nero. Se un evento simile dovesse verificarsi nella nostra galassia, potrebbe avere conseguenze ancora più intense. Tuttavia, al momento, non vi è motivo di preoccuparsi, poiché l’evento è avvenuto a una distanza così considerevole dalla Terra.

Questa scoperta è di grande importanza per la comunità scientifica, poiché fornisce ulteriori informazioni sulle esplosioni stellari e sulle loro conseguenze sulla ionosfera terrestre. Gli scienziati italiani sono orgogliosi di aver contribuito a questa ricerca che potrebbe aprire nuove prospettive per ulteriori studi sull’universo e i suoi misteri. Continueranno ad analizzare i dati raccolti e a condurre ulteriori ricerche per approfondire la comprensione di questa straordinaria scoperta.

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