Ieri sera Isaia Thomas ha esordito come capocannoniere con la maglia dei Los Angeles Lakers, segnando 19 punti in 21 minuti al Target Center nella partita persa contro il Minnesota.
Nel post-partita IT ha parlato del calvario avvenuto nell’ultimo periodo.
“Il basket per me è tutto, diventa frustrante quando la mente ti dice di fare qualcosa ma il corpo non può eseguire il comando… Non ero più me stesso, perché non lo facevo, non ero felice. Tutto è crollato dalla morte di mia sorella nel 2017… Ma ho fatto affidamento sul mio “sistema di supporto”, la mia famiglia. Sono loro che mi hanno dato la forza per continuare a lottare… Oggi, quando sono entrato, tutti mi incoraggiavano, anche se eravamo assenti… la gente rispetta il mio percorso, l’instancabilità lavorativa con cui sono arrivato in vetta e con che ora sto cercando di riportare in NBA. Ma l’importante è che finalmente sto bene, non pensavo che un giorno avrei trovato il mio miglior livello fisico. Ma non sento più nessun tipo di dolore, sto bene fisicamente e mentalmente”.
Per chiudere la stagione con i giallo-viola, il trequartista dovrà convincere il Front Office con i canestri, visto che non ci sono posti liberi in lista. Per confermare Thomas, qualcuno dovrebbe essere rimosso, con i vari Rajon Rondo, Avery Bradley (contratto non garantito), Deandre Jordan e Dwight Howard come principali “candidati”.
Un affare difficile, ma non impossibile per i Washington Goblin.
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