Prima Arkadiusz Appartenere, sedotto e abbandonato con l’uscita di Maurizio Sarri, poi Luis Suarez, bloccato dallo status di cittadino extracomunitario, di passaggio a Edin Dzeko, che sembrava a meno di un passo dai colori bianco e nero, fino ad Álvaro Morata che alla fine ha chiuso il cerchio e ha preso la maglia della Juventus.
GIORNATA FRANCESE – Un passo, sembrava la distanza tra Edin Dzeko e Torino. Trasmetto che da giovedì scorso ad oggi si è allungato inaspettatamente. Tante cose da diventare impraticabile per lo stallo sull’asse Milik-Napoli che avrebbe dovuto innescare il dominio degli attaccanti per concludersi con l’arrivo del capitano giallorosso tra le fila della Vecchia Signora. E da lì, l’accelerazione del sugo spagnolo: in giornata la dirigenza della Juventus ha deciso di farlo concretamente ricollegarsi con l’Atletico Madrid che ha ammorbidito la sua posizione Alvaro Morata grazie a questo Suarez pronto a firmare per il club Cholo Simeone. Dentro il Pistolero semaforo verde per l’uscita di Morata con la Juventus. Trattativa sulla base di un prestito a 9 milioni di euro, rinnovabile anche per la stagione successiva per lo stesso importo, e il diritto di riscatto fissato a 45 per la prossima estate ea 35 per quella a venire.
MORATA A – La scorsa notte tardi rientro all’aeroporto di Caselle Torinese che lancia la sua seconda avventura in bianco e nero. Questa mattina le visite mediche al J | Medica e nel pomeriggio la firma del contratto che lo vincolerà alla Juventus fino al 2025 e il primo abbraccio ai vecchi compagni e al nuovo allenatore che, finalmente, avrà a disposizione l’attaccante tanto desiderato. Álvaro Morata torna alla sua Juventus, che ritrova e dove si è sentito a casa come mai prima d’ora in carriera.
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