La polizia di Haiti rileva il deposito di carburante bloccato dalle bande

La polizia di Haiti ha ripreso il controllo del principale deposito di carburante del Paese. Da settembre una coalizione di mafie blocca il terminal della capitale Port-au-Prince. Le autorità del paese caraibico affermano che il carburante sarà di nuovo disponibile da lunedì.

“Il governo si congratula con la polizia nazionale per la sua professionalità nell’impossessarsi del terminal di Varreux sotto il controllo di uomini armati”, si legge in una dichiarazione dell’ufficio del Primo Ministro e Presidente ad interim Ariel Henry.

Fonti hanno detto all’agenzia di stampa Reuters che la polizia aveva organizzato un’operazione su larga scala per cacciare le bande. Sarebbe stata anche una sparatoria violenta. Nessuna vittima è menzionata in una dichiarazione del governo.

Il Paese è quasi fermo da settimane a causa del blocco, perché c’è una grande mancanza di carburante. Poiché Haiti non dispone di una grande rete elettrica, dipende interamente dai generatori diesel per produrre elettricità. A causa della mancanza di elettricità, gli ospedali non potevano funzionare e l’economia era stagnante.

Le bande hanno bloccato il deposito dopo che il governo aveva precedentemente annunciato che i sussidi governativi sul prezzo del carburante sarebbero scaduti. Ciò ha portato a prezzi elevati alla pompa e a saccheggi e violenza armata. Le bande non rilascerebbero il deposito, dove sono conservati circa 38 milioni di litri di diesel e 3 milioni di litri di cherosene, fino alle dimissioni di Henry.

La mancanza di carburante e le conseguenze disordine e violenza ha causato una crisi umanitaria di tale portata che il governo si è sentito in dovere di chiedere assistenza alle Nazioni Unite. Ciò ha portato, tra l’altro, a Sanzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu contro uno dei principali capi gang del Paese.

Si è parlato anche di istituire una missione di sicurezza per ridurre la violenza delle bande. Messico e Stati Uniti, tra gli altri, stanno lavorando a una proposta per inviare una missione internazionale ad Haiti. Non è chiaro se questa missione continuerà ora che il blocco è stato revocato.