Letsnebet Gidey, nuovo record mondiale femminile di 10.000

Il 23enne etiope, sulla stessa pista, ha migliorato di quasi 6” il record stabilito dall’olandese Hassan 48 ore prima. Il ruolo delle scarpe nuove

Incredibile: il record mondiale di 10.000 cadute dell’olandese Sifan Hassan dopo poco più di 48 ore (54, per la precisione). La 23enne etiope Letsnebet Gidey – una che è stata sospesa da scuola perché si è rifiutata di correre durante le ore di ginnastica – sulla stessa pista di Hengelo vola in 29’01″03, alla media di 2’54″1 al km. “Me lo aspettavo”, ha detto. La progressione sul primato di domenica, nella magica notte dei Trials d’Etiopia, è di 5”79. Hassan, dopo 4 anni, 9 mesi e 25 giorni, aveva preso 10,63 al limite dell’etiope Almaz Ayana, ottenuto a Rio 2016. E Ayana, dopo 22 anni, 11 mesi e 4 giorni, era migliorata di 14″25 il tanto discusso (dal 1993) del cinese Wang Junxia. Questi confronti sulla durata del record sono sufficienti per dire che si sta verificando un terremoto.

La rivoluzione

Aggiungiamo gli altri tempi di ieri: 1’56″67 di Werkwuha Getachew negli 800, 3’57″33 di Freweyni Hailu nei 1500, 14’13″32 di Gudaf Tsegay nei 5000, con tanto negli uomini di 12’53″28 di Getnet Wale nei 5000 e 26’49″51 di Selemon Barega nei 10.000 e il tabellone è completo. Le scarpe di nuova generazione con suole in fibra di carbonio, unite alla luce delle onde, alla scia di luci lampeggianti posizionate sul marciapiede a dettare il ritmo ideale, segnano una rivoluzione. Tanto che azzerare il registro sembra una possibilità sempre più logica. Senza nulla togliere ai meriti dei protagonisti. Gidey, vicecampione del mondo nella specialità, ha anche rivendicato dal 7 ottobre il record di 5000 (14’06”62): è dai tempi della mitica norvegese Ingrid Kristiansen (1986-1993) che una donna non tenere entrambi i record contemporaneamente. Ieri, seguito fino a poco dopo la fine da Ababel Yeshaneh, poi si è ritirato, mentre Hassan li ha scavalcati tutti (ultimi 400 in 63”5). E pensare che Tsigie Gebreselama, seconda, ha corso in 30’06”01. Sesta è la burundese Francine Niyonsaba (31’08”51), argento olimpico negli 800, atleta intersessuale: dopo lo standard di Tokyo sui 5000, ha fatto quello sulla doppia distanza.

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