Hamburger di tofu sui banchi del Parlamento europeo. No, questa non è la variante vegana del menu della mensa di Bruxelles, ma una serie di emendamenti su cui voteranno i deputati nei prossimi giorni. La domanda è: amantenere il nome hamburger (ma anche salame, mortadella, salsiccia) solo per i prodotti a base di carne, vietandone l’uso per alimenti di origine vegetale che da qualche anno hanno iniziato a invadere gli scaffali dei supermercati, o abbandonando tutto com’è e oggi.
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È il crocevia prima della plenaria del Parlamento europeo, che voterà nei prossimi giorni su alcuni emendamenti specifici su questo tema presentati tra i qualche migliaio messi in discussione nell’ambito della riforma della politica agricola comune (PAC). Oggi è consentito l’uso di nomi come prosciutto e carpaccio anche per i prodotti erboristici. Ma è la tempesta. il i settori dell’allevamento e dell’agricoltura hanno lanciato la campagna di sensibilizzazione “Questa non è una bistecca” per riaffermare il concetto guida: “Se non è di carne, non è un Hamburger “.
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La Francia ha già vietato questa pratica e disposizioni simili a livello di UE esistono già per i prodotti lattiero-caseari, con la Corte di giustizia che chiarisce che nomi come “latte” e “burro” non possono essere utilizzati per i prodotti lattiero-caseari. preparati a base di soia e tofu. . Tra i vari emendamenti al voto sul tema “pianta”, tre sono quelli su cui si è concentrata l’attenzione. Il primo prevede la protezione dei nomi, ad esempio vietando la designazione di un hamburger esclusivamente come prodotto vegetale. La seconda prevede il mantenimento dello status quo (ma indicando il suo “vegetale” naturale accanto al nome del prodotto). Mentre il terzo, sostenuto dal PPE, sta valutando la possibilità di ammettere solo l’uso di termini come hamburger e salsiccia per i prodotti vegetali mentre riserverebbe nomi come prosciutto, salame, ecc. ai prodotti a base di carne. È difficile prevedere chi vincerà.
L’europarlamentare della Lega Nord Angelo Ciocca (Lega) ha lanciato oggi l’allarme dicendo che “dopo gli insetti l’Ue vuole che mangiamo carne finta”. E che “siamo di fronte a un nuovo tentativo europeo di danneggiare un settore produttivo, questa volta quello della carne”. La dichiarazione plenaria sulla questione è attesa per mercoledì, mentre il voto sui regolamenti della PAC proseguirà fino a giovedì sera. Il risultato costituirà la posizione del Parlamento europeo nei negoziati con il Consiglio e la Commissione sulla politica che, nei prossimi sette anni, distribuirà più di 340 miliardi di euro ai paesi dell’UE.
Ultimo aggiornamento: 20 ottobre, 07:12
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