non aspettare le decisioni degli altri e decidi subito

In Serie A c’è una rivoluzione sulle panchine delle diverse squadre e la maggior parte degli allenatori cambierà squadra ea parte la Roma che ha già ufficializzato Mourinho e molto probabilmente Milan e Atalanta che terranno rispettivamente Pioli e Gasperini, tranne che lì. sono inversioni. ., tutti gli altri club, tranne quelli che escono dalla serie B, sono in trattativa, alcuni più o meno, con potenziali nuovi allenatori. il Torino non è molto indietro. Davide Nicola ha portato la squadra in salvo, ma questo potrebbe non essere sufficiente perché venga confermato e da giorni il principale candidato a sostituirlo è stato Ivan Juric che però è ambito anche da altri club, soprattutto il Cagliari, ma anche il Napoli aveva pensato a lui prima di rivolgersi a Conceicao, ma se il portoghese non ce l’avesse fatta, potrebbe tornare in carica con il croato. L’intreccio è multiplo, gli allenatori cercheranno di trovare la migliore sistemazione dal punto di vista economico e quello della garanzia sulla preparazione delle squadre e fino all’arrivo delle prime, tutto è possibile.

Presidente Cairo urbano, che deve girare intorno a Torino dopo due brutte stagioni i cui saluti sono arrivati ​​all’ultimo, dovrebbe mandare un segnale forte e non aspettare le decisioni degli altri prima di agire. Quindi prendi subito la decisione se confermare o meno Nicola e se decidi di cambiare allenatore, entri subito in azione con Juric o chiunque pensi di poter fare per il Torino e lo metti sotto contratto. Sarebbe un’ottima decisione in quanto dimostrerebbe forza e determinazione e inoltre farebbe risparmiare tempo agli altri presidenti e poi costituirebbe la squadra tenendo conto che ovviamente se non sai chi è l’allenatore non puoi agire prendendo e vendere i giocatori.

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Nel frattempo, l’hashtag è iniziato sui social media #Non vogliamo Nicola. I tifosi del Toro sono grati all’allenatore per quello che ha fatto e per la sua fiducia nella melagrana dimostrata dai fatti, che amano molto più delle parole, e con la determinazione che ha preso dai suoi tempi è riuscito a riorganizzare la squadra e ad allenarla . salvezza superando non solo le difficoltà iniziali, ma anche quelle che hanno ostacolato la strada che ha portato alla meta. Nicola ha sempre inviato segnali positivi a tutti e non si è mai lamentato di situazioni sfavorevoli anche quando è scoppiata l’epidemia di Covid con le sue conseguenze. Si è sempre preso personalmente la responsabilità delle scelte che ha fatto, tutelando così i giocatori e la società. Il pensiero positivo, il metterci la faccia e soprattutto l’orgoglioso senso di appartenenza e il rispetto per i colori granati lo rendono degno di continuare sulla panchina del Torino agli occhi della maggior parte dei tifosi.

Ora tutto dipende dal Cairo, che è stato a lungo odiato dalla maggior parte dei tifosi del Toro che gli hanno detto in modi diversi di tirarsi indietro. Difficile per il presidente rintracciare il consenso dei tifosi, ma se ha sbloccato velocemente la questione dell’allenatore e forse anche quella del Belotti poi subito iniziare a formare la rosa per la prossima stagione in modo che possano competere per posizioni che non comportano la lotta per la salvezza, quindi, forse, sarebbero un po ‘meno odiati da loro.

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