La società spaziale SpaceX ha lanciato venerdì in orbita un grande satellite di ricerca. Gli scienziati utilizzeranno il satellite artificiale per condurre ricerche su, tra le altre cose, siccità, inondazioni ed erosione costiera dovute al cambiamento climatico.
Il satellite si chiama SWOT (Topografia delle acque superficiali e degli oceani) ed è stato sviluppato dalle agenzie spaziali americana e francese NASA e CNES. Il Canada e il Regno Unito sostengono finanziariamente il progetto.
La luna artificiale, delle dimensioni di una grande automobile, misurerà il livello dell’acqua su oltre il 90% della superficie terrestre. Ciò consente agli scienziati di seguire le correnti d’acqua. Questa conoscenza può, ad esempio, essere utilizzata per designare aree a rischio suscettibili di inondazioni o siccità estrema.
Gli scienziati si aspettano che il satellite riveli anche quanto velocemente si sta alzando il livello del mare. L’innalzamento del livello del mare sta causando lo spostamento delle coste e la creazione di rischi di inondazioni in un numero sempre maggiore di aree.
Il satellite SWOT orbita attorno alla terra a un’altitudine di 890 chilometri. A causa di questa grande altezza, il dispositivo ha una buona visuale del terreno. SWOT impiega tre settimane per mappare quasi tutta l’acqua sulla terra.
Ripetendo regolarmente questo processo, ad esempio, le correnti nell’acqua diventano visibili. La missione conoscitiva dovrebbe durare tre anni.
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