Vengono giudicati i sospettati del sanguinoso attentato con un camion a Nizza

Otto sospetti sono oggi sotto processo per il loro ruolo nell’attacco alla Promenade des Anglais a Nizza. Quasi 90 persone sono state uccise sei anni fa.

Il processo di oggi è il primo di una serie che si svolge in un tribunale di Parigi appositamente per sospetti di terrorismo. Parenti e sopravvissuti saranno informati durante i giorni di sessione parla anche tu. Il processo può essere seguito dal vivo in un centro congressi a Nizza, ma le riprese vengono anche trasmesse in streaming online. Il verdetto è atteso per dicembre.

L’attacco è avvenuto il 14 luglio 2016, festa nazionale in Francia. Il famoso viale di Nizza sulla costa mediterranea era quindi molto frequentato. Poco dopo la serata fuochi d’artificio guida un camion tra la folla per una distanza di 2 chilometri. L’autista, un tunisino di 31 anni, Mohamed Lahouaiej Bouhlel, è stato ucciso dalla polizia dopo una sparatoria.

Sono stati uccisi 15 minori, 33 turisti e 38 adulti. Altri 450 sono rimasti feriti. L’attentato viene commemorato ogni anno a Nizza.

Tre dei sospetti sotto processo sono stati accusati di “cospirazione terroristica” perché avevano legami con l’aggressore, hanno detto i pubblici ministeri. Gli altri cinque sono sospettati di aver, tra l’altro, fornito armi all’autista. Gli uomini rischiano pene detentive che vanno da cinque anni all’ergastolo.

Pochi parenti credono che la giustizia sia ancora possibile, perché l’autore dell’attacco non è più in vita. “I nostri clienti si aspettano tutto o niente dal processo. Alcuni pensano che il caso sia inutile, altri sperano in condanne”, ha detto all’agenzia di stampa AP un avvocato che rappresenta parte delle famiglie.

L’organizzazione terroristica dello Stato islamico ha rivendicato il massacro. Gli investigatori francesi hanno cercato collegamenti tra Lahouaiej Bouhlel e l’IS, ma non sono stati in grado di provare che il gruppo terroristico avesse guidato l’attacco. Tuttavia, l’attaccante è stato ispirato dalle idee dell’IS.

I sopravvissuti hanno raccontato cosa è successo loro un anno dopo l’attacco: