Il progetto Super League: modello Eurolega, partite più brevi e arbitri con microfono | Nuovo

Le parole di Perez e le nuove indiscrezioni: così si svilupperà il torneo programmato dai primi 12 club

Durante la lunga intervista con El Chiringuito, Florentino Perez ha anche rivelato nuovi dettagli su come pensavano i 12 club fondatori Super League, tra idee concrete e sogni a lungo termine. Fatti salvi i principi generali del formato (qui l’approfondimento), ha ricordato il presidente del Real Madrid partite più brevi, arbitri e VAR “migliorati” e il modello dell’Eurolega.

La nuova competizione è stata creata per affrontare la crisi economica che ha colpito il club, quindi l’analisi di Perez su come le nuove generazioni percepiscono il calcio non dovrebbe sorprendere. “I giovani trovano le partite attuali troppo lunghe, forse hanno bisogno di essere ripensati accorciarli: non si possono voltare le spalle alle nuove tendenze “, ha detto. Da qui anche l’attacco di” Campioni a cui nessuno importa prima di marzo, la gente non vuole vedere partite contro squadre modeste “.

Una questione che è stata oggetto di accesi dibattiti sui social media è quella degli arbitri, spiega il presidente della Super League: “Sceglieremo i migliori arbitri secondo la meritocrazia. Ovviamente lo sarà presentare il VARMarca, molto vicina alle cose di Madrid e quindi anche di Perez, anticipa: il progetto è quello di dotare gli arbitri di un microfono, in modo che i fan possano ascoltare le spiegazioni delle decisioni in campo in tempo reale.

A livello aziendale, il Fair play finanziario “per garantire la stabilità dei club” e si parla anche di a tetto salariale, che le indiscrezioni spagnole vogliono pensare così: le società potranno spendere al massimo il 55% del proprio reddito per gli stipendi dei calciatori. Una curiosità: le Super Leghe vinte finirebbero in classifica a parte o andrebbero ad aggiungersi alla Champions League vinta? “Aggiungerebbero, come avvenuto durante il passaggio dalla Champions alla Champions League”, risponde Perez.

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Infine, la formula, che seguirà quella diEurolega nel basket: “Giochiamo Eurolega e campionato con il Real e va tutto bene: perché dovrebbe essere diverso nel calcio?” Il ragionamento di Perez. Ha poi ricordato che nelle regole c’era anche la meritocrazia: “Venti squadre, di cui cinque a rotazione: ognuna avrebbe la sua chance. Anche Napoli e Roma, ad esempio: se non quest’anno il prossimo. Al momento non abbiamo invitato PSG o Bayern Monaco e Borussia Dortmund. “

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