Roland Garros, compagnia di Seppi con Aliassime

Andreas, che si era allenato con Federer alla vigilia del torneo, ha superato il canadese classe 2000: “Amo giocare, ho ancora voglia di lottare”

A 37 anni e 3 mesi Andreas Seppi si prende la soddisfazione di passare il primo turno al Roland Garros battendo il canadese Felix Auger Aliassime, testa di serie numero 20, in quattro set, per 6-3 7-6 4-6 6-4 in 3 ore e 33 minuti.

Seppi ha giocato una grande partita, conquistando la maggior parte dei punti importanti e ritrovando la concentrazione dopo un terzo set malamente mancato. Azzurro comanda lo scambio fin dall’inizio e vince la prima frazione con il quinto break di gioco che poi conferma e raddoppia strappando nuovamente la battuta ai Canadiens. Il livello del match si alza nel secondo set, Seppi sbaglia tre set point sul 5-4, poi resiste all’undicesimo game vincendo un match di oltre 10 minuti in cui ha dovuto annullare 3 break ball. Nel tie-break Seppi perde 5-2, poi recupera, salva un set point sul 6-5 e finisce per chiuderlo alla terza occasione dei 10 punti a 8. Nel terzo sente nell’avanzare profumo di vittoria. . 3-1, ma qui Auger Aliassime ha tirato fuori il suo miglior tennis recuperando e poi riducendo a zero il servizio di Seppi. Nel quarto Seppi è partito bene, ha portato a quota 30 nel quinto game che ha difeso con le unghie annullando due break point mentre stava per servire per la partita. Gli azzurri tornano 15-40 e chiudono al primo match point utile. Per Seppi si tratta della prima partita vinta nell’ATP Grand Tour dopo le sconfitte al primo turno a Melbourne, Australian Open e Parma. Al secondo turno, è atteso dal vincitore tra Kevin Anderson e Soonwoo Kwon.

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“Mi piace ancora combattere”

Andreas Seppi sorride arrivando in conferenza stampa dopo la sua brillante vittoria su Felix Auger-Aliassime. “Sono stato fermo per due mesi, saltando volontariamente tutta la stagione sul rosso; poi sono tornato in pista a Parma e ora sono qui per festeggiare un buon primo giro a Parigi. In campo mi sono mosso davvero bene e ho colpire con molta precisione. L’importante è proprio questo: stare bene in campo. Amo giocare, ho sempre voglia di lottare e se il mio fisico me lo permette rimarrei in campo fino a 45 anni, ma la cosa più importante è per stare bene quando entro in campo”.

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