esposizione a corpo libero, finale ipotecato. L’Italia del lusso, possiamo sognare – OA Sport

L’Italia si muove nel cuore della notte, dà una performance coriacea e battagliera, fa quattro rotazioni e ora può davvero sognare in grande. La nazionale femminile di ginnastica brilla nel prima suddivisione delle qualifiche olimpiche Tokyo 2021, racchiude un test semplicemente impeccabile dal punto di vista tecnico e competitivo, praticamente tutto bene e azienda al timone, riuscendo a fare meglio del Giappone proprietario! A questo punto le figlie del DT Enrico Casella possono seriamente puntare alla qualificazione per la finale a squadre, ma ci aspetta una giornata di snorkeling per vedere se saremo tra i Magnifici Otto che torneranno sulla piattaforma martedì per giocarsi le medaglie.

Tra mille difficoltà, dopo un approccio ai Giochi estremamente complicato dovuto a molteplici vicissitudini, l’azzurro brilla nel momento più importante degli ultimi cinque anni. Uscire da una prima suddivisione olimpica con un totale di 163.330 è davvero notevole, i giapponesi restano indietro con 162.662. Sono passati due anni dal bronzo al Mondiale a squadre 2019, la squadra è cambiata su alcuni elementi, ma oggi abbiamo visto quello che volevamo: un roster compatto, preciso, pulito, capace di sostenersi in ogni difficoltà e di uscirne brillantemente. La forza trainante è stata ancora una volta Vanessa Ferrari, capitano impeccabile che si è sacrificato per la squadra (ha sostituito l’infortunata Giorgia Villa) e ha offerto un campione di indiscutibile classe a corpo libero, tra l’altro quando i giapponesi cercavano il sorpasso.

La Brescienne, per la sua quarta partecipazione alle Olimpiadi, incanta il suo strumento preferito e lo ripete chiaramente può mirare a una medaglia a cinque cerchi. Farfalla Orzinuovi è arricchito dalle note di “Con te Départò”, il pezzo di Andrea Bocelli adottato appositamente per l’occasione, e stampa quattro diagonali acrobatiche semplicemente magistrali: Silivas, tempo-Tsukahara, allungato in avanti fermo, double crop. La 30enne segna un impressionante 14.166 (punteggio 5.9 D), passa momentaneamente in testa nella classifica di specialità e ipoteca un posto per la finale: ora si può davvero sognare, perché l’azzurro ha confermato di essere in uno stato di forma impeccabile e vuole salire finalmente sul podio dopo gli amari quarti posti delle ultime due edizioni.

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Le tre fate a fianco del veterano, tutte al loro esordio olimpico, hanno fatto molto bene. Alice D’Amato ha ruggito nelle parallele (14.233), ha stampato un ottimo doppio avvitamento al volteggio (14.233), è riuscita a difendersi alla trave (12.600) e al corpo libero ha chiuso con 13.033 per sorpassare il Giappone. Asia da Amato purtroppo è caduto sul Tabac in corpo libero (11.833, uscendo anche dalla piattaforma), ma per il resto è stato ottimo: il migliore alla trave (13.133), dty al tavolo (14.233), cemento sulle barre (13.933 ). Martina Maggio ancora una volta ha dimostrato la sua completezza sull’intero giro: 14.100, 13.700, 13.066, 12.700. La migliore dell’all-around è Alice D’Amato con 54.199, battendo anche una fuoriclasse come Mai Murakami (53.965), mentre terza è Martina Maggio (53.566): per le due azzurre è certa la finale dell’all-around. Lara Mori ha gareggiato da individualista: 13.400 al corpo libero sulle note dei Queen (è terzo dietro ai 13.933 di Murakami, per il finale è davvero difficile), 12.133 alla trave.

L’Italia è ora in attesa delle prossime quattro suddivisioni per sapere quale sarà il suo destino. Dobbiamo battere almeno altre tre squadre per arrivare alla finale a squadre: Germania e Spagna dovrebbero essere alle nostre spalle, giocheremo contro Olanda, Belgio, Francia, Gran Bretagna, Canada. Gli Stati Uniti, la Russia e la Cina sono inaccessibili.

Foto: Lapresse

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