Il primo ministro italiano Draghi ha firmato lunedì ad Algeri un accordo con il presidente algerino Ambelmadjid Tebboune e la compagnia algerina del gas Sonatrach con un’imponente delegazione italiana, tra cui due ministri e l’amministratore delegato della compagnia italiana del gas Eni. L’Italia importerà nove miliardi di metri cubi di gas aggiuntivo dal Paese nell’ambito dell’accordo. È stato inoltre firmato un accordo generale di cooperazione energetica tra i due paesi.
L’anno scorso Sonatrach aveva già esportato 21 miliardi di metri cubi di gas dall’Algeria all’Italia attraverso il gasdotto TransMed che arriva a Mazara del Vallo in Sicilia. Questo fa dell’Algeria il secondo Paese da cui l’Italia importa gas. Finora la Russia è sempre stata il principale fornitore di gas italiano. Quasi il 40% del gas in Italia proveniva dalla Russia.
Giovedì scorso il presidente del Consiglio Draghi ha ricevuto a Roma il presidente del Consiglio Rutte. All’epoca, entrambi espressero il desiderio di ridurre il più possibile la dipendenza dal gas russo.
Draghi ha detto subito dopo l’invasione russa dell’Ucraina di voler accelerare la ricerca di fornitori di gas alternativi in modo da poter aiutare le famiglie e le imprese bisognose.
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