Un uomo di New York di 35 anni è stato rilasciato giovedì dopo essere stato ingiustamente imprigionato per 18 anni. Sheldon Thomas è stato condannato per una sparatoria mortale a Brooklyn nel 2005 dopo che il tribunale ha utilizzato deliberatamente una foto di un’altra persona con lo stesso nome.
Secondo il pubblico ministero, il suo ufficio ha stabilito che Thomas era stato deliberatamente identificato erroneamente dagli agenti di polizia. La foto è stata mostrata a 32 studenti di giurisprudenza e 27 di loro hanno subito saputo che Thomas non era nella foto, scrive Il New York Times.
Il corpo avrebbe anche saputo che Thomas non era nella foto utilizzata. Eppure è stato usato come prova contro di lui e utilizzato per un’importante testimonianza.
Un testimone ha nominato Thomas come sospetto quando ha dovuto identificare il sospettato della sparatoria da sei foto. Questa testimonianza è durata 18 anni, nonostante i ripetuti tentativi di impugnare la sentenza.
“Questo caso è stato circondato da errori e mancanza di prove fin dall’inizio”, sogghignò l’ufficiale. “È stato semplicemente ingiusto. Thomas è stato vittima di bullismo da parte degli investigatori per mesi.”
Il vero assassino della sparatoria, che ha provocato la morte di sei persone, rimane sconosciuto. Thomas ha detto di essere rimasto “senza parole” per il suo rilascio. Ha sempre sostenuto di essere innocente.
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