Zona rossa in Toscana? L’arancia dovrebbe restare, ma Pistoia e Siena si bloccano

Firenze, 25 febbraio 2021 – Anche la prossima settimana la zona arancione per il Toscana. O almeno, a quanto pare, in attesa delle decisioni che verranno prese dalla cabina di regia con il Comitato Tecnico Scientifico e il Ministero della Salute.

La Toscana affronta la variante brasiliana, “Subito zone rosse in Aretino e Pistoiese”

Covid Toscana, bollettino del 25 febbraio, 1324 nuovi casi

Una decisione verrà presa tra giovedì e venerdì. Le condizioni non sembrano esserci per una zona rossa totale in Toscana: ci stiamo infatti muovendo verso il mantenimento della zona arancione, visto che ad esempio l’incidenza del contagio Rt è al di sotto della fatidica soglia di 1,25, che innesca la zona rossa. Al contrario, le serrature locali vengono attivate nelle aree più infette.

Siena e la sua provincia entrano nella zona rossa. Qui le varianti la fanno da padrone e caratterizzano il contagio. In una diretta Facebook la conferma ufficiale: è il presidente Giani ad annunciare il blocco. Per quanto riguarda Pistoia, la zona rossa inizierà a mezzanotte tra venerdì 26 e sabato 27 e durerà una settimana, fino a domenica 7 marzo.

Pistoia diventa zona rossa: lo conferma il sindaco di Pistoia Alessandro tomasi in un post su Facebook. La zona rossa per Pistoia e provincia inizia a mezzanotte tra venerdì 26 e sabato 27 febbraio e durerà una settimana, fino al 7 marzo.

Giani, “Il campanello d’allarme è fortissimo”

“I campanelli d’allarme sono fortissimi”: questo è Eugenio Giani che parla del contagio da coronavirus in Toscana e della decisione di bloccare due province, Siena e Pistoia. Lo ha detto il presidente durante il live di Facebook in cui ha presentato i provvedimenti. “Per me questa mattina – ha aggiunto – è stato un risveglio amaro che mi ha lasciato perplesso, perché da giorni ormai la prima cosa che faccio è vedere il numero dei contagi, come va la pandemia”.

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Due paesi dell’Aretino chiudono tutte le scuole

Saltare le infezioni da Aretino. I nuovi aspetti positivi di Covid nelle ultime 24 oree, secondo il rapporto dell’ASL Toscana Sud Est, sono 131. Altri due comuni, dopo quello del Sansepolcro, hanno deciso di chiudere le scuole. Questi sono i comuni di Castiglion Fiorentino e Marciano della Chiana entrambi sono in Valdichiana Arezzo. “Di fronte a un’epidemia verificatasi nelle scorse ore, a causa di casi occorsi in relazione a contagi partiti da un asilo nido – spiega Mario Agnelli, sindaco di Castiglion Fiorentino – su segnalazione dell’ASL ho preso questa decisione. Anche nel nostro territorio , stiamo verificando la presenza di varianti di Covid “.

Ecco dove potrebbe svolgersi la zona rossa in Toscana

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Colori delle regioni, lunedì iniziano i nuovi layout

A differenza del governo Conte, il Governo Draghi applica una prima importante novità. Le disposizioni sui colori delle regioni non partiranno più da domenica, ma dal lunedì successivo alla decisione. Un modo per dare un maggior vantaggio ai commercianti e alle categorie economiche per organizzarsi. Negli ultimi mesi i provvedimenti emanati a poche ore dalla loro entrata in vigore hanno suscitato molte polemiche.

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La Toscana resta arancione?

La possibilità che la Toscana non diventi rossa ma rimanga arancione è reale. Gli indicatori, infatti, non dovrebbero portare la categoria ad indicare la zona rossa per tutta la Toscana. L’indicatore di contagio Rt è attualmente inferiore a 1,25 e, sebbene questo giovedì 25 febbraio, ci sia un forte aumento dei contagi, con 1.324 nuovi positivi, il blocco completo per l’intera regione non avrà luogo.

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Il tempo stringe: sono necessari blocchi locali

La Regione potrebbe decidere autonomamente di inasprire le regole nelle zone dove i contagi sono più fuori controllo. Una linea di condotta già adottata per Cecina, in provincia di Livorno, che in questo Giovedì 25 febbraio diventa zona rossa per una settimana. Cecina che ora ha altri 18 contagi, che hanno un impatto significativo sul territorio. L’aumento dei contagi è iniziato da pochi giorni, quando diversi ospiti e operatori di un RSA sono risultati positivi. Con la presenza delle temute varianti.

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Zone rosse possibili ad Aretino e Pistoiese

Il tasso di contagi è particolarmente alto in due province: a Pistoia, dove ci sono circa 60 casi ogni 100.000 abitanti, ao Il suo, dove l’incidenza è minore ma sono più numerosi i casi legati a particolari varianti dovute alla vicinanza con l’Umbria. ” Sono in corso le azioni per il progetto “Territori sicuri” che attualmente sta funzionando bene a livello locale – ha spiegato l’assessore regionale alla sanità Bezzini -. È in corso una proiezione a Monteroni per la variante brasiliana, poi inizierà quella di Sovicille, dopo gli interventi fatti nei giorni scorsi in altri territori ”.

La variante inglese è ora presente nel 40% delle infezioni

Anche la variante inglese è destinata Toscana fino a diventare uno dei ceppi più diffusi: attualmente viene rilevato in circa il 40-50% di coloro che si ammalano. La variante brasiliana è attualmente limitata ad alcuni comuni confinanti con l’Umbria, ma è preoccupante perché, se aumenta, rischia di mettere in difficoltà il progetto “Territori sicuri” e le strategie di contenimento.

Difficoltà per gli ospedali di Pistoia ed Empoli

Il numero crescente di casi mette nuovamente in difficoltà le strutture sanitarie in alcuni territori. Gli ospedali delle province di Pistoia ed Empoli iniziano a incontrare difficoltà, mentre Siena sta attualmente resistendo per la presenza dell’ospedale universitario, sebbene l’incremento dei pazienti sia significativo.

Il 47% dei pazienti era asintomatico

L’assessore Bezzini ha riferito che ieri il 47% dei pazienti si è registrato per contagi era asintomatico, Il 40% paucisintomatico, il 5,5% aveva sintomi lievi, l’1,4% sintomi gravi e lo 0,5% sintomi critici. È anche grazie alla diminuzione dell’età media dei pazienti, che è di 43 anni. Tuttavia, c’è un aumento del tasso di ospedalizzazione, che ha superato ho 1.000 in Toscana.

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