Anche dopo undici turni di votazioni, non c’è ancora un nuovo presidente della Camera dei rappresentanti

Non c’è ancora un nuovo presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti. Il terzo giorno delle elezioni, anche il candidato presidenziale repubblicano Kevin McCarthy non è riuscito a ottenere la maggioranza. I voti sono stati espressi per la settima, ottava, nona, decima e undicesima volta. McCarthy ha ottenuto ancora 200 voti nei turni finali quando ne ha bisogno di 218. La sessione della Camera si è conclusa dopo l’undicesimo scrutinio, con le elezioni che proseguiranno domani.

Di solito, l’elezione di un nuovo presidente della Camera dei rappresentanti è una formalità. L’ultima volta che il presidente non è stato eletto direttamente è stato cent’anni fa, nel 1923. Il fatto che si dovessero esprimere più di nove voti risale ancora più indietro: al 1859.

I repubblicani hanno una risicata maggioranza alla Camera dei Rappresentanti con 222 dei 435 seggi. Di conseguenza, una ventina di dissidenti dell’ala ultraconservatrice del Partito Repubblicano riescono a bloccare l’elezione di un presidente. Pensano che McCarthy non sia abbastanza conservatore e temono che sia troppo disposto a concludere accordi con i Democratici.

Più di dieci repubblicani hanno anche votato oggi per Byron Donalds, un rookie repubblicano della Florida che non è considerato un serio candidato alla presidenza. Abbiamo votato più volte per l’ex presidente Donald Trump, che in precedenza aveva invitato i repubblicani a sostenere McCarthy.

I dissidenti tentano di sfruttare la loro posizione di potere costringendo McCarthy a una lunga lista di concessioni. Ad esempio, hanno chiesto che si dimettesse se anche un rappresentante repubblicano lo richiedesse. Nelle trattative era stato concordato che fossero cinque, ma i suoi oppositori non erano ancora soddisfatti.

I 212 democratici hanno votato all’unanimità per il proprio candidato Hakeem Jeffries. Anche questo non basta per una maggioranza ed è quasi impossibile per la Camera riavere un presidente democratico.

Fino a quando non verrà eletto un nuovo presidente della Camera dei rappresentanti, la politica si fermerà. Decisioni come un aumento del tetto del debito o ulteriori aiuti all’Ucraina non possono essere prese.