Corberi, arrivano le scuse: “Non correrò mai più” – Kart

“Vorrei scusarmi con la comunità del motorsport per quello che ho fatto. Non ci sono scuse per il motivo per cui ho fatto un atto così vergognoso”. Questo è qualcosa che non ho mai fatto nei miei 15 anni di carriera, e spero davvero che nessun altro lo veda in futuro “. Con queste parole si apre una lunga lettera affidata ai social in cui Luca Corberi, protagonista dell’attacco scioccante di un collega durante il campionato KZ – prima in pista poi nel paddock – scusa per quello che è successo. I filmati dell’episodio accaduto sulla pista di Lonato e gestito dalla stessa famiglia del ragazzo avevano girato il mondo. La FIA aveva aperto un’indagine sull’incidente ed era arrivata anche la reazione indignata di molti campioni di sport motoristici, tra cui l’ex campione del mondo di F1 Jenson Button.

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“ Caso Corberi ”, scatta un’indagine FIA

Anche il 23enne pilota, nel lungo post di Facebook, ha detto di averlo fatto ha offerto la licenza ai commissari di gara dopo l’evento. “Dopo la gara, una volta convocati dai giudici sportivi, ho chiesto loro di ritirare la patente perché ero pienamente consapevole dei miei errori irreparabili. Ma come mi hanno mostrato, non hanno il potere di farlo, è scritto nei regolamenti internazionali. Quindi per favore non preoccuparti. Stavano solo facendo il loro lavoro nel miglior modo possibile. Per questo motivo ho deciso di non partecipare a nessun’altra competizione di sport motoristici per il resto della mia vita. – ha scritto Corberi – non è ipocrisia, è solo la cosa giusta da fare“.

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“La mia famiglia va in kart dal 1985. Lo abbiamo visto crescere. Abbiamo visto il meglio e il peggio. Questo episodio verrà ricordato come uno dei peggiori del nostro sport e non lo dimenticherò mai. Non chiedo indulgenza perché non me la merito. Sarò totalmente d’accordo con le punizioni richieste. Scrivo oggi per scusarmi anche se non è abbastanza – ha concluso il pilota italiano – perché dopo tutte le cose brutte accadute in questo evento il peggio è stato fatto da me, un ragazzo che ama questo sport e che dopo il peggior giorno della sua vita conserverà sempre i suoi bei ricordi di corsa“.

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