Esplosioni alla base aerea russa in Crimea, possibile attacco dell’Ucraina

Esplosioni alla base aerea russa in Crimea, possibile attacco dell’Ucraina

Secondo i testimoni, si sarebbero potute sentire almeno dodici esplosioni intorno alle 4:30 del pomeriggio, rapporti Agenzia di stampa Reuters. Diverse immagini video mostrano esplosioni e grandi pennacchi di fumo, presumibilmente sopra o intorno alla base occupata dall’esercito russo.

Il filmato condiviso sui social media mostra i bagnanti che fuggono frettolosamente dalla spiaggia.

Attaccare o no?

Le autorità locali riferiscono che una persona è morta e cinque persone sono rimaste ferite. Il ministero della Difesa russo afferma che non è stato un attacco dell’Ucraina, ma afferma che le munizioni sono state fatte esplodere accidentalmente. Ma un funzionario ucraino lo dice al quotidiano americano Il New York Times che le esplosioni sono davvero il risultato di un simile attacco.

Tuttavia, un consigliere del presidente ucraino Volodimir Zelensky ha detto ai media ucraini più tardi quel giorno che il governo di Zelensky non era in alcun modo coinvolto. Lo scrive l’agenzia di stampa Reuters. “Certo che no, che cosa abbiamo a che fare con questo?” disse il consigliere.

L’aeroporto si trova vicino a Novofedorivka, una cittadina sulla costa occidentale della penisola del Mar Nero. La Crimea è nelle mani della Russia dalla primavera del 2014, che ha scatenato la guerra russo-ucraina.

Terra Santa per Putin

Un attacco ucraino alle forze russe nella penisola di Crimea segnerebbe una pietra miliare notevole in questa guerra. Dopo l’annessione del 2014, l’ultimo esercito ucraino si è ritirato dalla penisola e la flotta russa del Mar Nero è di stanza intorno alla Crimea, che il presidente russo Putin considera “terra santa”.

Da allora, l’Ucraina ha poche armi che possono raggiungere la Crimea. Inoltre, dall’invasione russa iniziata il 24 febbraio, non ci sono state grandi battaglie o bombardamenti in Crimea.

READ  Coronavirus, 6.700 contagi in Germania: questo è il minimo da ottobre. Casi di punta in Spagna. Esperti francesi: "Terzo blocco inevitabile"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *