I guadagni ottenuti dalle case ristrutturate tramite il Superbonus saranno considerati “redditi diversi” e saranno tassati al 26%. Secondo la legge di bilancio, tutti gli edifici che hanno beneficiato della detrazione del 110% saranno soggetti alla tassazione sulle plusvalenze immobiliari, ad eccezione delle prime case o degli immobili ricevuti per successione. Tuttavia, a partire da gennaio 2024, il 26% sarà calcolato sull’intera plusvalenza e non solo sulla parte scontata del costo della ristrutturazione, ma solo per interventi conclusi da non più di cinque anni.
Il ministero dell’Economia ha confermato che le eccezioni al divieto di sconto in fattura e cessione del credito per i lavori da Superbonus saranno valide anche nel 2024. Queste eccezioni si applicano a coloro che hanno aperto la Comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila) entro il 16 febbraio scorso, ma anche per gli immobili danneggiati da alluvioni e terremoti che hanno presentato richiesta di ristrutturazione entro la stessa data.
Queste nuove misure fiscali e di estensione delle eccezioni sono state annunciate al fine di incentivare ulteriormente le ristrutturazioni edilizie, aiutando così a migliorare il patrimonio immobiliare del Paese. Tuttavia, molte persone potrebbero essere preoccupate dalle nuove tasse che dovranno pagare sui guadagni derivati dalle case ristrutturate.
Secondo gli esperti, l’applicazione di tasse sulle plusvalenze immobiliari potrebbe disincentivare le persone dal beneficiare del Superbonus per la ristrutturazione delle loro case. Tuttavia, il governo ritiene che queste tasse siano necessarie per finanziare altre misure di sostegno all’economia e che i benefici derivanti dalle eccezioni e dalla possibilità di scontare le spese sulla ristrutturazione compensino l’onere fiscale.
Le nuove politiche fiscali entreranno in vigore a partire dall’anno prossimo e, nonostante le preoccupazioni, si spera che continueranno a sostenere il settore delle ristrutturazioni edilizie, fornendo nuove opportunità di investimento e promuovendo la crescita economica.
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