I visoni nell’allevamento spagnolo hanno l’influenza aviaria, possibile contaminazione reciproca

I visoni nell’allevamento spagnolo hanno l’influenza aviaria, possibile contaminazione reciproca

PAPÀ

Notizie ONS

L’influenza aviaria è stata diagnosticata in un allevamento di visoni nel nord-ovest della Spagna lo scorso ottobre. I visoni potrebbero essersi infettati a vicenda con il virus, affermano i ricercatori. Questa sarebbe la prima prova che il virus dell’influenza aviaria attualmente presente può passare da un mammifero all’altro.

Ricercatori spagnoli e italiani hanno studiato l’epidemia negli allevamenti di visoni. Ciò era probabilmente dovuto al cibo che i visoni ricevevano, spesso avanzi di pollame. È anche possibile che i visoni in alloggi semiaperti siano stati in contatto con uccelli marini selvatici infettati dall’influenza aviaria.

Il tasso di mortalità dei visoni è aumentato in modo relativamente elevato in breve tempo, fino al 4,3% a settimana. Ciò significa che al culmine dell’epidemia nella fattoria con 52.000 animali, sono morti più di 2.200 visoni. Gli animali morti che venivano esaminati spesso avevano una grave polmonite e museruole sanguinanti.

Secondo i ricercatori, l’elevato e crescente tasso di mortalità è un’indicazione importante che i visoni si sono infettati a vicenda. “È improbabile che la contaminazione di tutte queste morti sia dovuta al cibo o al contatto con uccelli marini selvatici”, spiega Thijs Kuiken, virologo dell’Erasmus Medical Center.

Furetti

I ricercatori non osano concludere che i visoni dell’allevamento spagnolo si siano effettivamente infettati a vicenda con il virus dell’influenza aviaria. “Stanno aspettando ulteriori ricerche dal laboratorio, dove, tra l’altro, la contagiosità del virus dell’influenza aviaria viene studiata da furetto a furetto”, spiega Kuiken.

C’è, tuttavia, un caso noto di una bambina di 9 anni in Ecuador che si è infettato con il virus dell’influenza aviaria, probabilmente attraverso il pollame nel giardino di casa sua.

Focolai di corona

Il visone, come tutti i mustelidi, è suscettibile all’infezione da virus dell’influenza. I visoni sono allevati per la loro pelliccia, che è ampiamente utilizzata nell’industria della pelliccia.

A causa dei numerosi focolai di coronavirus nei restanti allevamenti di visoni nei Paesi Bassi, queste attività sono state chiuse più rapidamente nel 2020. Il divieto di allevamento di pellicce non entrerà in vigore fino al 2024.

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