Il professore Paul De Grauwe ha criticato la decisione della Banca centrale europea (BCE) di aumentare il costo del denaro attraverso un tweet. La BCE ha aumentato il tasso di interesse sul suo deposito a 4%, con un trasferimento totale alle banche di 146 miliardi di euro. Secondo De Grauwe, la BCE avrebbe potuto evitare ciò aumentando i requisiti minimi di riserva dal 1% al 2,5% anziché effettuare un aumento dei trasferimenti.
Le banche dell’eurozona sono tenute a mantenere una riserva obbligatoria di circa 160 miliardi di euro presso la BCE per motivi di sicurezza e politica monetaria. Tuttavia, le riserve in eccesso, principalmente di banche francesi e tedesche, ammontano a oltre 4.000 miliardi di euro.
A seguito dell’aumento dei tassi, gli interessi sulle riserve obbligatorie sono stati azzerati, mentre quelli sulle riserve in eccesso sono saliti dal 3,75% al 4%. De Grauwe propone che aumentare la quota di riserva obbligatoria dal 1% al 2,5% avrebbe neutralizzato l’aumento dei trasferimenti senza avere un impatto significativo sulle condizioni di credito. Inoltre, la BCE potrebbe considerare l’opzione di ridurre al 95% la quota delle riserve in eccesso remunerate con interessi.
Nonostante le alternative proposte, al momento la BCE sembra non essere interessata a prendere in considerazione tali opzioni. Resta da vedere come questa decisione influenzerà il costo del denaro nell’eurozona e come saranno gestite le riserve in eccesso delle banche francesi e tedesche. La critica del professore De Grauwe solleva interrogativi sulle decisioni della BCE e sulla gestione della politica monetaria nell’eurozona.
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