Covid raggiunge la vetta del mondo. Il monte Everest, infatti, ha registrato il suo primo contagio da coronavirus: il membro di una spedizione alpinistica si è ammalato ed è risultato positivo su un tampone. Lo scalatore è stato trasferito in elicottero in un ospedale di Kathmandu, in Nepal, mentre il resto del gruppo è stato messo in quarantena al campo base. Per riportare la notizia Mail giornaliera.
Scoperta
Si pensava, infatti, che l’alpinista, di cui non si conosce ancora la nazionalità, si fosse sentito male a causa dell’edema polmonare, tipico dell’esposizione ad alta quota. Al suo arrivo all’ospedale di Kathmandu, dove l’uomo è stato sottoposto ad un prelievo, ecco la sorpresa.
E i turisti
È solo lo scorso aprile che le autorità locali hanno dato il via libera alla riapertura delle salite alla vetta più alta del mondo (a patto di arrivare nel Paese con test negativo per Covid). Le autorità prevedono che più di 300 alpinisti tenteranno di scalare la vetta in questa stagione, rispetto a 381 scalatori, che hanno tentato di scalarla più o meno nello stesso periodo nel 2019. Per evitare il sovraffollamento, il governo locale ha anche preso in considerazione l’introduzione di regole severe, alcune addirittura sull’orlo del culmine, come il divieto di fotografare soggetti diversi dai suoi compagni di arrampicata.
21 aprile 2021 (modifica il 21 aprile 2021 | 17:29)
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