Se il rapporto con il management non è roseo, quello con Steven Zhang è sicuramente migliore. Antonio Conte e Beppe Marotta avevano divergenze, probabilmente non del tutto superate, e ad oggi i dialoghi più intensi, l’allenatore, li mantiene indubbiamente con il presidente. Un accordo nato alla vigilia del celebre raduno di Villa Bellini, quello che si è svolto alla presenza di tutta la dirigenza: Antonello, Marotta, Ausilio e anche Cappellini, sempre più dentro le dinamiche del club.
AL TUO SENTIMENTO – In questa occasione il segnale di Zhang è stato chiaro, incontrare prima l’allenatore separatamente è stato come offrirgli un attestato di stima. Come metterlo in una situazione comoda considerando le differenze con il management e anche i disaccordi furono resi pubblici. Prima parliamo, poi ci riuniamo con gli altri.
Nasce così un sentimento di esclusività tra i due, con il presidente nerazzurro che a Villa Bellini ha voluto mettere ogni persona davanti alle proprie responsabilità. Lui è il nostro allenatore, abbiamo investito molto per averlo e ora è il momento di credere in lui, dopo un secondo posto e la finale di Europa League. Quindi risolvi i tuoi problemi e andiamo avanti. Questo è il senso del discorso, che però ha sancito solo una tregua tra le parti. Tra Conte e Zhang, invece, il rapporto è forte. I due si sentono e si scontrano. L’allenatore si sente protetto, sensazione che anche Spalletti conosceva all’epoca.
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