Lo scrittore di Gomorra Saviano in tribunale per il processo per diffamazione alla Meloni

È iniziato oggi a Roma un processo contro Roberto Saviano, l’autore del best-seller gomorra. Dovrà comparire in tribunale per una denuncia dell’attuale presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Lo scrittore ha definito la Meloni un “bastardo” in tv due anni fa. All’epoca era ancora all’opposizione.

L’autore ha rilasciato un’intervista televisiva nel dicembre 2020 in cui denunciava la Meloni e l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini. Nella performance, Saviano ha criticato aspramente la retorica sull’immigrazione dei politici di estrema destra.

Ad esempio, da anni chiamano “taxi del mare” le Ong che aiutano i migranti in mare. Meloni ha anche detto prima che le navi che aiutano volontariamente i migranti dovrebbero essere affondate.

Un Saviano visibilmente colpito ha reagito nell’intervista al filmato di una barca di migranti, dove è morto un bambino di sei mesi. “Tutte le sciocchezze che si dicono sui migranti”, ha risposto lo scrittore. “Meloni, Salvini, siete degli stronzi”. I due politici hanno successivamente presentato accuse di diffamazione separate.

Secondo la legge italiana, la “diffamazione a mezzo stampa” è un reato punito con la reclusione da sei mesi a un massimo di tre anni. È più probabile, secondo le agenzie di stampa internazionali, che Saviano venga multato se ritenuto colpevole.

Lo scrittore finora ha rifiutato di scusarsi. “Perché dovrei scusarmi?” Il mio lavoro è criticare il potere, dovrebbero farlo tutti gli intellettuali.

Saviano è noto come un feroce critico del partito populista di destra della Lega, un partito che fa parte del nuovo governo. Ha una rigida politica migratoria.

Il processo inizierà a febbraio dopo la denuncia di Salvini, oggi vicepremier. Saviano ha già avuto problemi con Salvini, ad esempio dopo che nel 2018 ha chiamato il ministro ‘Ministro della Mala Vita’. Questo è uno dei soprannomi mafiosi.

Salvini ha anche minacciato di togliere allo scrittore la protezione poliziesca che sta ricevendo a causa delle minacce di morte della mafia napoletana, la camorra.

Su Twitter, lo scrittore ieri ha attaccato il governo: