Martedì, in Francia, ci sono stati anche scontri tra manifestanti e forze dell’ordine durante le proteste per le pensioni in varie località. Le proteste sono state meno violente rispetto a giovedì scorso. Meno persone erano venute alle manifestazioni.
A Parigi, i manifestanti hanno lanciato proiettili contro la polizia. Gli agenti hanno risposto con gas lacrimogeni. Secondo la polizia, nella capitale sono state arrestate 22 persone. A Nantes, una filiale della banca BNP Paribas e auto sono state incendiate e a Lione la polizia ha schierato un cannone ad acqua. Ci furono disordini anche a Rennes, Bordeaux e Tolosa.
Il traffico ferroviario è nuovamente interrotto da scioperi e siti turistici come la Torre Eiffel, l’Arco di Trionfo e la Reggia di Versailles rimangono chiusi.
Secondo le autorità, martedì 740.000 persone hanno manifestato in tutto il Paese, di cui 93.000 a Parigi. La CGT parla di 450.000 manifestanti a Parigi.
La CGT ha riferito martedì che i netturbini di Parigi termineranno il loro sciopero di una settimana mercoledì. La città è deturpata da cumuli di immondizia a causa dello sciopero.
Numero record di agenti in movimento
Il governo francese ha schierato 13.000 agenti. Questo è il numero più alto dallo scoppio delle proteste per le pensioni, secondo il governo francese. A Parigi sono schierati circa 5.500 agenti.
Le manifestazioni contro la riforma delle pensioni sono continuate da metà gennaio. Le manifestazioni si sono svolte ogni giorno da quando il governo ha approvato i piani il 16 marzo senza voto in parlamento. Degenerano regolarmente, specialmente a Parigi.
Martedì è la decima giornata nazionale di azione contro i regimi pensionistici, che include l’innalzamento dell’età pensionabile e il numero minimo di anni lavorativi per una pensione completa.
Oltre a manifestanti e rivoltosi, anche la polizia è stata oggetto di pesanti critiche. Gli ufficiali sono stati accusati dalle organizzazioni per i diritti umani, tra le altre cose, di uso eccessivo della forza e arresti arbitrari durante le proteste degli ultimi mesi. Ci sono diciassette indagini sulle azioni degli ufficiali.
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