I giallorossi giocheranno giovedì in Ucraina, mentre i napoletani avranno più tempo per recuperare a causa del rinvio della ripresa con i bianconeri. Il club di Friedkin non c’è, la Lega sostiene di aver seguito le regole
La polemica era in fermento da ieri, ma oggi è esplosa. L’ennesimo rinvio del match tra Juventus e Napoli, previsto per mercoledì 17 marzo, si è poi spostato – di comune accordo tra le due società – al 7 aprile, esasperando la Roma, che ha inviato una lettera molto severa alla Serie A Lega A per contestare la decisione, visto che i giallorossi giocheranno giovedì a Kiev e avranno quindi pochissimo tempo per riprendersi, mentre i napoletani, prossimi avversari all’Olimpico del 21 marzo, potranno riposarsi.
LA LETTERA
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Il general manager Guido Fienga firma un testo dai contenuti taglienti, ricordando innanzitutto quanto sia vero che le due società possono raggiungere un accordo, ma lo devono fare “almeno 15 giorni prima della data in cui deve svolgersi la partita”. . E poi la Roma chiede quali siano le “opportune ragioni di interesse sportivo che devono essere alla base della decisione”. Secondo la Roma, la scelta è “senza giustificazione se non quella implicita di favorire il calendario napoletano … per lasciargli più tempo di preparazione per la prossima partita e per salvare i suoi giocatori (alcuni peraltro sotto ammonimento)”, mentre i giallorossi tornerà alla base ucraina solo nella notte tra giovedì e venerdì. Pertanto, secondo Fienga, “in assenza di chiare motivazioni sportive”, la decisione sembra presa “con il solo intento di dare un ingiusto e pacifico vantaggio al Napoli a danno della Roma, con evidente condizionamento del risultato regolare del campionato “. In definitiva, il club giallorosso chiede “misure correttive adeguate, altrimenti ci riserviamo ogni azione a tutela della società, degli azionisti e dei tifosi nelle sedi più opportune”. Come ripristinare la calma? Rinviare Roma-Napoli a una data successiva, secondo il club giallorosso, anche se sarà difficile. Solo il rinvio a lunedì sarebbe complicato a causa della finestra per le Nazionali, mentre sembra improbabile riportare in pista Juve e Napoli per mercoledì. Morale: ora è guerra aperta. E lo conferma anche la dura telefonata che lo stesso Fienga ha rivolto a Luigi De Siervo, amministratore delegato di Serie A. La Lega, da parte sua, afferma di aver fatto tutto nel pieno rispetto dello Statuto.
13 marzo 2021 (modificato il 13 marzo 2021 | 21:47)
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