Sfidati i limiti del cervello, accetta un terzo braccio robotico – Ultima ora – Agenzia ANSA

Sfidati i limiti del cervello, accetta un terzo braccio robotico – Ultima ora – Agenzia ANSA

Sfidati i limiti del cervello, accetta un terzo braccio robotico – Ultima ora – Agenzia ANSA

Nuovo studio dimostra possibile controllo di un terzo braccio robotico tramite respirazione

Un nuovo studio condotto da un gruppo internazionale di ricercatori ha dimostrato che il cervello di individui sani può accettare e controllare un terzo braccio robotico tramite la respirazione. La ricerca è stata guidata dal Politecnico Federale svizzero di Losanna e dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

Inizialmente, l’esperimento è stato condotto in un ambiente virtuale, con i partecipanti che indossavano una cintura per misurare i movimenti del diaframma e una cuffia per la realtà virtuale. Il terzo braccio robotico, posizionato tra il braccio destro e sinistro, era dotato di una mano simmetrica a sei dita al fine di evitare pregiudizi verso una mano in particolare.

I partecipanti hanno dimostrato di apprendere rapidamente il controllo del terzo braccio utilizzando il diaframma. Successivamente, il test è stato condotto anche nel mondo reale utilizzando una versione semplificata del braccio robotico. Questo risultato potrebbe aprire nuove possibilità per le persone con disabilità e per la riabilitazione dopo un ictus.

Il professor Andrea d’Avella, uno dei ricercatori coinvolti nello studio, ha commentato: “Questo studio rappresenta un importante passo avanti nella comprensione delle possibilità di utilizzo di braccia robotiche per il supporto e l’assistenza delle persone. La capacità del cervello di imparare a controllare un terzo braccio tramite la respirazione potrebbe rivoluzionare la riabilitazione e offrire nuove opportunità per le persone con disabilità”.

I ricercatori sono entusiasti dei risultati ottenuti e considerano questo studio come il punto di partenza per ulteriori ricerche e sviluppi nell’ambito della robotica applicata alla medicina e alla riabilitazione. Si spera che prossimamente si potranno realizzare protesi e dispositivi ancora più avanzati, in grado di offrire un ulteriore supporto e indipendenza alle persone con disabilità.

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Questo studio conferma il progresso nel campo della robotica e dimostra come la scienza e la tecnologia possano essere utilizzate per migliorare la vita delle persone. Si prevede che questo tipo di ricerca continuerà a crescere nel futuro, portando ad ulteriori scoperte e innovazioni che contribuiranno a rendere il mondo un posto migliore per tutti.

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