“Si sono tolti la maschera e hanno mandato in piazza i cecchini” – Corriere.it

a partire dal Francesco Battistini

L’ex ministro e banchiere leader de facto dell’opposizione: nel 2013 la moglie Shalabaeva e la figlia sono state arrestate ed estradate in Italia: aziende italiane fanno affari con il dittatore kazako

La folla si è radunata e ha cercato di raggiungere a piedi la residenza di Nazarbayev ad Almaty. Finì davanti a lui, mentre stava per scappare con sua figlia Dariga: aveva preparato l’aereo per Abu Dhabi. Per bloccare i manifestanti è partita la polizia sparare proiettili di gomma. Ma poi, quando i manifestanti hanno fatto irruzione, sono comparsi i cecchini. Per sparare con proiettili veri. Chi c’era me lo ha detto hanno ucciso almeno cinquanta persone…. Dalla sua casa di Parigi, sono passati quattro anni da quando ex ministro, ex banchiere e dissidente Mukhtar Ablyazov si collega ogni giorno con il Kazakistan. infatti il ​​leader dell’opposizione in esi
disturbo: Ta volte discusso, accusato dal regime di peculato e reati finanziari anche in Russia e per questo arrestato in Francia, ma in realtà uno chef. E ancora, online 24 ore su 24: quando Putin e il regime dicono che qualcuno sta manovrando la protesta dall’estero, tutti pensano all’America. No, stanno parlando della Francia. Perché sono un rifugiato in Francia. E io sono il loro nemico numero uno.

Ora una vera rivoluzione…

Il regime ha abbassato la maschera e ha mostrato il suo volto assetato di sangue. Quale altro tiranno al mondo spara alla folla in quel modo? Nemmeno Lukashenko in Bielorussia… La comunità internazionale deve vietare il Kazakistan, smettere di fare affari.

Ma perché adesso?

Le vere rivoluzioni vengono spontaneamente. Quando non te li aspetti. Visto con la primavera araba. O in Iran, con Sci. In questi paesi, come in Kazakistan, la rivolta è scaturita da una lunga repressione. E lavorare per educare la popolazione alla disobbedienza. Da quattro anni, da qui, spiego come uscire da questa situazione. La domanda non era se i kazaki avrebbero mai cacciato Nazarbayev ma quando.

Ma davvero nessuna potenza straniera soffia sul fuoco?

Questo paese non è l’Ucraina, dove altre nazioni come la Polonia hanno forti interessi. Qui si parla sempre della Turchia e del suo ruolo, ma questa rivolta non ha alle spalle potenze straniere.

Il Kazakistan è merce di scambio sulla questione ucraina?

Sicuramente la questione entrerà nelle trattative tra americani e russi.

L’Occidente ha capito tardivamente chi era Nazarbayev?

Se si considerano i dittatori dei mostri, l’Occidente è stato la mano che ha nutrito il mostro. Nazarbayev è diventato più potente perché l’Occidente ha chiuso un occhio sulla corruzione e sulla criminalità. Sui miliardi dei suoi investimenti e di quelli della sua famiglia. Neanche lui fa niente adesso, lascia che Putin tenga il Kazakistan sotto lo stivale.



Anche in Italia, signor Ablyazov, di lei non si sapeva nulla fino al 2013. Fino a quando sua moglie Shalabaeva e sua figlia si ritrovano al centro di una vicenda internazionale, inspiegabilmente arrestate ed estradate in Kazakistan dai servizi italiani…

Questo è un buon esempio. Dopodiché, l’Italia non ha fatto nulla: hai i tesori e le proprietà di Nazarbayev, ma non succede nulla. Ci sono affari tra lui e aziende italiane, accordi di cooperazione, ma nessuna sanzione è mai stata comminata. Queste sono cose che danno forza ai dittatori, permettono loro di fare qualsiasi cosa e non nuocere. Una grande banca italiana come Unicredit ha avuto un ruolo nella compravendita dei beni della famiglia Nazarbayev. Nel 2007, una sussidiaria del dittatore, Bulat Utemuratov, ha venduto la sua banca Atf a Unicredit per 2,1 miliardi di dollari. Sei anni dopo, Unicredit lo vendette per 493 milioni a un ricco uomo d’affari kazako, Akhmetzhan Yessimov, ex sindaco di Almaty, che a sua volta lo vendette a una banca di proprietà di Nazarbayev. Nessuno ha mai fermato questa operazione: mentre mia moglie e mia figlia erano già state rapite, il dittatore ha vinto centinaia di milioni…

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L’Europa si muoverà?

Ho scritto al presidente americano, a tutti i capi di stato europei. Richiesta di sanzioni contro il regime. Gli interessi e le lobby di Nazarbayev sono ovunque. Non possiamo lasciare tutto a Putin

E il pericolo islamista? Kazakistan sunnita a due passi dall’Afghanistan…

No, è la vecchia disinformazione del regime, che ha sempre approfittato della posizione geografica per far credere all’Occidente di lottare contro il fondamentalismo. I kazaki sono religiosi, ma anche istruiti. Non siamo in Afghanistan.

7 gennaio 2022 (modificato l’8 gennaio 2022 | 00:34)

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