Tonali non è Caldara. Nessuna assenza è più importante di Rebic

Difficile capire perché ben quattro allenatori, da Allegri a Gattuso, da Giampaolo a Pioli, quattro oltre Gasperini, avessero tutti la stessa opinione su Mattia Caldara. Nessuno si è precipitato a schierarlo e nessuno si è strappato i capelli al pensiero di non averlo a disposizione. La spiegazione, di gran lunga, è che potrebbe essere un giocatore così adatto per il calcio di Gasperini, e il calcio di Gasperini è così diverso dalla media, che diventa difficile offrirlo in diversi contesti e situazioni tattiche. . Una questione che non ha nulla a che fare con la condizione fisica, perché gli infortuni sono a metà tra sfortuna e circostanze negative, rispetto alle quali non può che esserci la voglia di Mattia di riprendersi. nel migliore dei modi, visto che è un ragazzo adorabile e un professionista impeccabile. Ma lo cito, perché in 22 anni di Milan raramente ho visto il Milan “rimproverato” e rimproverato due volte, come è successo a gennaio 2020. Milan battuto sia per l’acquisto di Kjaer che per vendita di Caldara. I fatti hanno dato ragione al Milan, al netto delle cancellazioni che continuano a tormentare il ragazzo bergamasco. E ne parlo anche perché qualcuno potrebbe intravedere nell’uso di Sandro Tonali da parte di Stefano Pioli qualcosa di simile alle prime esclusioni di Mattia Caldara da parte dei Rino Gattusos nell’ultima parte dell’estate 2018. Ma : mentre Caldara non è venuto schierato. non c’era gioco in cui Tonali non fosse impiegato. Non solo: la sua estate di allenamenti è stata speciale, Pioli crede in Tonali e il fatto che il ragazzo di Sant’Angelo Lodigiano non parta sempre dall’inizio è semplicemente legato al fatto che Kessie e Bennacer non sono solo due giocatori e che diventare proprietario invece di uno dei due non è facile per nessuno. Ma se Tonali non è ancora tra i primi 11 titolari, lo è sicuramente se si considerano i primi 15 della rosa ed è già un ottimo punto di partenza per Sandro.

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Al via del derby milanese, bisognerà prendere atto del fatto che, al netto dei punti positivi al Covid che senza dubbio ci sono stati, l’Inter ha una squadra così forte che la formazione sarà in prima linea. e che nessuna strategia e cruciale per i nerazzurri sarà stata lasciata indietro dalla pandemia. Bastoni è un giocatore importante ma è anche un ragazzo che può essere sostituito, Skriniar nella difesa a tre sembrava spesso un pesce fuor d’acqua e potevo andare avanti. Insomma, nessun giocatore della spina dorsale dei nerazzurri ha dovuto arrendersi. Ci sarà Handanovic, ci sarà De Vrij, ci saranno Brozovic, Vidal e Barella, ci saranno Hakimi, Lautaro Martinez e Lukaku. Insomma, ci saranno tutti. Mentre a Milano non ci sarà uno degli undici, uno importante, uno dei giocatori fondamentali nel blocco post rossonero, ovvero Ante Rebic. La speranza era che potesse riaverlo dopo l’infortunio al gomito del Crotone, ma non è stato e non può essere. È un’assenza, pesante, significativa, rilevante. Anche decisivo? Dipende, dipende. Ma prima del derby si può parlare solo del pre-derby. Il messaggio parlerà di chi vivrà e vedrà …

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