Troppo caldo in Puglia, sciopero da McDonalds: «In cucina temperature assurde» – Gazzetta del Mezzogiorno

Troppo caldo in Puglia, sciopero da McDonalds: «In cucina temperature assurde» – Gazzetta del Mezzogiorno

Domani, circa 140 dipendenti dei McDonald’s di Bari e Casamassima sciopereranno per protestare contro la mancanza di un impianto di condizionamento adeguato. I lavoratori, che passano ore a contatto con friggitrici e altre apparecchiature surriscaldatesi nelle cucine a causa delle temperature che superano i 40 gradi in Puglia, hanno denunciato diversi casi di malori tra il personale a causa delle temperature allucinanti.

I sindacati hanno dichiarato che nonostante il tentativo di aggiungere condizionatori portatili, l’impianto elettrico non ha retto. Di fronte a questa situazione insostenibile, i sindacati chiedono con urgenza la chiusura al pubblico nei giorni con temperatura elevata e l’accesso alla cassa integrazione per i lavoratori fino a quando non verrà risolto il problema tecnico.

Domani, i lavoratori delle aziende Rm e Hb, esercenti del marchio McDonald’s, incroceranno le braccia e si raduneranno davanti ai ristoranti di Bari e Casamassima per protesta. I sindacalisti denunciano da anni la mancanza di un sistema di aria condizionata adeguato nei ristoranti, soprattutto nelle cucine, e sostengono che le temperature proibitive stanno causando frequenti malori tra il personale.

L’azione di sciopero dei dipendenti dei McDonald’s di Bari e Casamassima mette in luce un problema che affligge la condizione lavorativa di molti dipendenti del settore della ristorazione in Puglia. La mancanza di un impianto di condizionamento adeguato nelle cucine dei fast food esposta a temperature altissime sta mettendo a rischio la salute dei lavoratori.

I dipendenti chiedono una soluzione immediata al problema per garantire condizioni di lavoro adeguate e sicure. I sindacati sostengono che l’accesso alla cassa integrazione per i lavoratori e la chiusura al pubblico nei giorni con temperature elevate sono misure necessarie fino a quando il problema tecnico non verrà risolto. La protesta di domani rappresenta un invito alle autorità competenti e all’azienda stessa a prendere seriamente in considerazione questa problematica che riguarda la salute dei lavoratori.

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