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Notizie ONS•
Nella città israeliana di Tel Aviv, molte persone sono nuovamente scese in piazza per protestare contro il governo di destra radicale di Benjamin Netanyahu. I media locali riferiscono, sulla base della polizia, che circa centomila persone sono in piedi, la più grande protesta fino ad oggi. Alla protesta si è unito anche l’ex primo ministro Lapid.
Manifestazioni si sono svolte anche in altre città. A Gerusalemme, Haifa e Beer Sheva, tra gli altri luoghi, i manifestanti sono scesi in piazza. Bandiere israeliane sventolano tra la folla a Tel Aviv. Ci sono anche cartelli con scritte come “I nostri figli non vivranno in una dittatura” e “Israele, abbiamo un problema”.
I manifestanti sono contrari riforme che il governo vuole mettere in atto. Questo dovrebbe avere l’effetto di dare meno potere alla Corte Suprema. Questa è la terza settimana consecutiva in cui si sono svolte proteste, lo scorso fine settimana anche decine di migliaia per le strade di Tel Aviv.
Netanyahu continua
Secondo il governo, giudici e consulenti legali hanno troppa influenza sulla legislazione. Netanyahu afferma che perseguirà i cambiamenti nonostante l’opposizione.
Respinge le proteste come un rifiuto da parte degli oppositori di sinistra di accettare i risultati elettorali. Il Likud di destra di Netanyahu è emerso come il grande vincitore delle elezioni legislative di novembre, dopodiché il governo più di destra e religiosamente conservatore è stata costituita.
I cambiamenti comportano, tra l’altro, che la Corte Suprema non può più intervenire se c’è la maggioranza in parlamento per una legge, anche se quella legge è contraria alle leggi fondamentali esistenti. I critici temono quindi per i diritti delle minoranze, come i palestinesi e le persone della comunità LGBTI.
Le modifiche potrebbero anche consentire a Netanyahu, sospettato di corruzione, di evitare una possibile condanna o addirittura di far archiviare il suo caso.
“È una protesta per difendere il Paese”, ha detto all’agenzia di stampa AP il leader dell’opposizione ed ex primo ministro Lapid. “Le persone sono qui per proteggere la democrazia”.
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