Afghanistan, l’ambasciata americana agli americani: “Lasciate il Paese”

Di fronte all’offensiva sempre più rapida dei talebani, gli Stati Uniti decisero di spostare laambasciata nella zona aeroportuale della capitale afgana. Il Pentagono ha disposto di inviare circa tremila soldati proteggere il personale e consentire loro di evacuare la sede diplomatica, che rimarrà aperta.

Volo immediato dal paese con qualsiasi mezzo – Gli americani sono invitati a tornare a casa utilizzando i voli commerciali disponibili, spiegando come la capacità dell’ambasciata di assisterli sia “estremamente limitata” date le difficili condizioni di sicurezza e il personale limitato. Tuttavia, l’Ambasciata offre prestiti di rimpatrio ai cittadini statunitensi che non possono permettersi di acquistare un biglietto aereo.

Anche la Germania ordina di lasciare l’Afghanistan – Anche i cittadini tedeschi sono invitati a lasciare l’Afghanistan. Questa è quella sulla legge sul sito del
Ministero degli Affari Esteri guidato da Heiko Maas. A causa degli scontri sul terreno, il ministero sconsiglia l’ingresso in Afghanistan e invita i cittadini federali a “cercare la possibilità di lasciare il Paese quanto prima con voli di linea”.

In poche ore conquista Kandahar, Ghazni e Herat – L’ultima a cadere nelle mani dei talebani è stata Herat, terza città del Paese e per anni avamposto del contingente italiano. Ma poco prima, altre due capitali come Kandahar e soprattutto Ghazni avevano avuto la stessa sorte. Quest’ultimo si trova a soli 150 km dalla capitale Kabul. Oggi gli estremisti islamici controllano 11 dei 34 capoluoghi di provincia.

Il punto è deludere Ghani… Le forze degli “studenti di teologia” (letteralmente senso della parola talebani) continuano l’assalto con l’obiettivo di abbattere il presidente Ashraf Ghani. Vent’anni di presenza militare degli Stati Uniti e di altri Paesi della Nato non sono bastati a sconfiggere i talebani, il cui regime è stato rovesciato dall’intervento anglo-americano nell’ottobre 2001, dopo gli attentati dell’11 settembre contro gli Stati Uniti. La prova è la velocità con cui le forze fondamentaliste conquistano il territorio. “La situazione attuale è dovuta alla decisione brutale” è stata l’accusa lanciata da Ghani. Gli americani hanno anticipato il ritorno delle truppe in relazione alla scadenza precedentemente fissata dal presidente Joe Biden, che era l’11 settembre.

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Il leader dei senatori repubblicani: “BIden ha combinato un pasticcio” – La situazione in Afghanistan ha esacerbato le tensioni interne all’amministrazione statunitense. “Le politiche pericolose e sconsiderate di Joe Biden in Afghanistan stanno portando a un’enorme catastrofe che era prevedibile e che avrebbe potuto essere evitata”, ha affermato il leader repubblicano del Senato al Congresso, Mitch McConnell. “E i tentativi dell’amministrazione di difendere la politica del presidente sono francamente umilianti”, ha aggiunto.

Gentiloni: “Anni di impegno italiano annullati” – La conquista di Herat “cancella anni di impegno italiano. Di questa guerra e della sua fine discuteremo a lungo”, ha commentato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni.

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