Belotti, al di là della ferita l’insulto

TORINO, ITALIA – 06 GENNAIO: Andrea Belotti del Torino FC combatte per il possesso con Koray Guenter dell’Hellas Verona FC durante la partita di Serie A tra Torino FC e Hellas Verona FC allo Stadio Olimpico di Torino il 06 gennaio 2021 a Torino, Italia. Gli stadi sportivi in ​​Italia rimangono soggetti a severe restrizioni a causa della pandemia di coronavirus, poiché le leggi governative sull’allontanamento sociale vietano i fan all’interno dei luoghi, con il risultato di partite a porte chiuse. (Foto di Valerio Pennicino / Getty Images)

In un match tra due squadre molto fisiche, senza grip, ma anche senza episodi complicati a giudicare, la direzione dell’arbitro Marco Di Bello non convince per niente. Il direttore di gara del Brindisi aveva un criterio altalenante, segnato da evidenti errori di valutazione sui numerosi contatti tra i giocatori delle due squadre. In particolare, è Belotti a subire subito un trattamento maleducato da Dawidowicz e poi da Gunter: e oltre al danno, la beffa arriva alla fine del primo tempo, quando Gunter spinge Belotti in fuga con entrambe le mani. mandando a schiantarsi contro Dawidowicz e Di Bello invece di fischiare, rimprovera il Capitano del Toro per le proteste.

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GLI EPISODI – Belotti è il giocatore che ha subito più falli nei primi 5 campionati europei e il motivo si vede fin dai primi minuti: Dawidowicz non ha il cartellino giallo, ad esempio, che tiene a lungo il gallo, dandogli anche pochi calci. Poi, da un certo punto, Di Bello decide di non fischiare, giustificando di tutto e di più contro Belotti. Manifestazioni moderate di Izzo al 50 ‘, quando la testa viene buttata all’indietro da Dimarco con il braccio, che però è dentro la silhouette e non aumenta il volume del corpo. Inspiegabile anche la gestione del fischio finale, anticipata di alcuni secondi mentre Ansaldi potrebbe ancora cercare la conclusione dal limite.

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