Germania, assicurata alla giustizia la segretaria del campo di concentramento nazista polacco di Stutthof: ha 96 anni e vive in un ospizio

Irmgard Furchner oggi ha 96 anni e vive in un ospizio nella regione di Pinneberg, a nord di Amburgo. Ma a 18 anni è stata prima stenotipista e poi segretaria del campo di concentramento nazista. Stutthof nel Polonia. Era seduto ad una scrivania della direzione del campo di concentramento, riportando direttamente al comandante l’SS-Obersturmbannführer Paul-Werner Hoppe, mentre a Stutthof sono stati internati più di 100.000 prigionieri. Almeno 65.000 sono morti lì.

È stata accusata di favoreggiamento in 11.412 casi di omicidio e 18 casi di tentato omicidio nel campo di concentramento nazista di Danzica tra il 1 giugno 1943 e il 1 aprile 1945. Un primo referto medico, firmato da un medico del distretto di Pinneberg, aveva certificato a patologia cardiaca ed aveva quindi escluso che potesse essere perseguito. Il tribunale di Itzehoe tuttavia, ci è voluta una seconda valutazione specialista che ha invece concluso che la donna può comparire in giudizio. I giudici decideranno entro luglio se avviare o meno il processo. Dopo la guerra Furchner testimoniò più volte spiegando come venivano dettati la corrispondenza e i messaggi radiotelegrafici del comando: ordini di esecuzione, elenchi di espulsione a Auschwitz, istruzioni sull’omicidio di massa con il gas. Ma oggi afferma di non averlo mai avuto coscienza della macchina della morte nazista.

Questo sarebbe il primo caso in cui il principio stabilito con la sentenza John Demjanjuk sarebbe esteso a un collaboratore dell’ordine che non è mai materialmente entrato nel Conservazione. Il Corte di Appello di Monaco, parlando contro l’ex guardiano del campo di concentramento nazista Sobibor nel maggio 2011, ha rimosso il vincolo di dover provare il errore individuale, fino ad allora ritenuto essenziale, stabilendo che chiunque abbia prestato servizio nei campi nazisti potesse essere perseguito in concorso per gli omicidi commessi al loro interno. Nel sistema giuridico tedesco, l’omicidio non è prescritto.

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La giustizia tedesca ha già processato l’ex guardia dello stesso campo di concentramento nazista in Polonia l’anno scorso Bruno Dey, condannandolo in primo grado a due anni di pena sospesa per favoreggiamento in 5.232 casi di omicidio e un tentato omicidio. Dey era stato giudicato con rito riservato ai minorenni, avendo solo 17 anni all’inizio del suo servizio nel 1944. L’avvocato difensore, Stefan Waterkamp, ha affermato che il suo assistito avrebbe accettato la sentenza, ma successivamente ha presentato ricorso dopo che le parti civili hanno impugnato la sentenza. Un’altra ex guardia del campo di concentramento Stutthof, che ora ha 96 anni, è stato dichiarato ineleggibile a sostenere un processo nel marzo di quest’anno.

Davanti al tribunale di Neuruppin la richiesta di caricare per un’ex guardia del campo di concentramento nazista in Sachsenhausen che ora ha cento anni. L’accusa riguarda la concorrenza in 3.518 casi di omicidio tra il 1942 e il 1945. E per un altro ex aguzzino sono in corso le indagini. Birra chiara da vicino Berlino sono passate più di 200.000 persone, di cui almeno 10.000 sono morte per malattie, fame, maltrattamenti, lavori forzati, esperimenti medici ed esecuzioni sistematiche.

Il gruppo di lavoro degli avvocati di Ludwisburg che è circa crimini nazisti ora però deve lottare contro il tempo: altri otto casi relativi ad ex tutori e Sachsenhausen sono già stati chiusi per morte o per comprovata impossibilità di sottoporsi a giudizio.

(nella foto: Auschwitz, foto d’archivio)

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