Nel Google Play Store sono disponibili diverse app in grado di bloccare gli annunci. Alcune app lo fanno stabilendo una connessione VPN. Questo reindirizza il traffico Internet e filtra gli annunci dal traffico Internet.
Il vantaggio degli ad blocker basati su VPN è che possono bloccare tutti gli annunci, compresi gli annunci in-app. Lo svantaggio è che questo tipo di app può rappresentare un rischio per la privacy.
Una volta che il traffico è stato instradato attraverso i server del blocco degli annunci, tutto il traffico di dati è visibile allo sviluppatore dell’app. Ciò consente a soggetti malintenzionati di intercettare, ad esempio, dati sensibili alla privacy come i dettagli della carta di credito.
Gli adblocker attaccati da Google utilizzano il ServizioVpnfunzionalità del sistema operativo Android. Questa funzione consente di reindirizzare tutto il traffico Internet tramite l’applicazione di blocco degli annunci. Questa app può quindi bloccare gli annunci sul dispositivo.
Dal 1 novembre Google nuove condizioni per utilizzare questa funzione VPN. Le app che utilizzano questa funzione non possono più monetizzare reindirizzando o modificando il traffico da altre app.
Non è quindi più consentito manipolare annunci pubblicitari. La visualizzazione di annunci pubblicitari è il modello di guadagno per molte applicazioni. Anche Google stessa ha un interesse in questo cambiamento. Il gruppo possiede una delle reti pubblicitarie più grandi al mondo e da essa guadagna miliardi di euro all’anno.
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