Hamelin Prog: Stellantis, piano per lingresso Renault. Le fabbriche in Italia sono più in bilico

Hamelin Prog: Stellantis, piano per lingresso Renault. Le fabbriche in Italia sono più in bilico

Hamelin Prog: Stellantis, piano per lingresso Renault. Le fabbriche in Italia sono più in bilico

Il governo francese sta prendendo in considerazione l’idea di una fusione tra Stellantis e Renault, due grandi gruppi automobilistici di cui è azionista. Lo scopo di questa fusione sarebbe aumentare la presenza nel settore e consolidare la leadership in Europa, per contrastare la concorrenza proveniente dalla Cina e dalla Germania.

Tuttavia, la famiglia Elkann, attualmente in possesso di una quota minoritaria in Stellantis, potrebbe vedere la propria quota diluirsi, mentre gli azionisti francesi rafforzerebbero il loro controllo sul gruppo.

La fusione potrebbe anche avere l’effetto di neutralizzare la possibilità di un futuro intervento dello Stato italiano in Stellantis, nel tentativo di proteggere gli interessi strategici del Paese e garantire la stabilità dell’occupazione nel settore.

Carlos Tavares, CEO di Stellantis, ha affermato che un consolidamento nel settore automobilistico europeo è fondamentale. Al momento, non sono ancora stati resi noti i dettagli del piano di integrazione tra le due società, ma Tavares ha dichiarato che l’operazione sarebbe condotta in maniera amichevole, senza ostilità.

Ci sono però preoccupazioni riguardo al futuro degli stabilimenti italiani e il possibile impatto sulla creazione di posti di lavoro in seguito alla fusione. Un intervento dello Stato italiano in Stellantis per bilanciare i poteri sarebbe comunque un’opzione costosa, considerando che il gruppo ha una capitalizzazione di oltre 67 miliardi di euro.

Le holding delle famiglie Agnelli e Peugeot, insieme alla Francia tramite la Bpifrance, hanno recentemente aumentato i loro diritti di voto, evidenziando un possibile rafforzamento del controllo francese all’interno di Stellantis.

I ministri italiani stanno mostrando preoccupazione per la difesa dei posti di lavoro e per l’importanza di mantenere l’industria automobilistica in Italia, vista come un elemento chiave per l’economia del Paese.

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