Il calciatore della Nazionale Federico Bernardeschi e l’ex gieffina Veronica Ciardi si sono sposati, FOTO

Il calciatore toscano e l’antica gieffina romana si sono sposati oggi, 13 luglio, nel Duomo di Carrara, a meno di 48 ore dalla vittoria degli Azzurri nel Campionato Europeo.

Oggi, martedì 13 luglio 2021 alle 17:00, al Duomo di Carrara in Toscana, il nozze Fra il calciatore Toscana, nazionale e attaccante della Juventus Federico Bernardeschi e l’ex protagonista del Grande Fratello 10, Veronica Ciardi. Il nozze, ripreso dalle telecamere estive in diretta su Rai1, è avvenuto due giorni dopo il trionfo della of Nazionale italiana a Euro 2020, vinta ai rigori contro l’Inghilterra. Bernardeschi è stato uno degli artefici del gol che ha portato l’Italia alla vittoria.

Il nozze verouna Bernardeschi, 27 anni e Ciardi, 35 anni, arriva dopo cinque anni di fidanzamento e l’arrivo della bambina Deva nati nel 2019. I due si sono conosciuti e innamorati a Formentera, durante l’estate del 2016.

“Speriamo che rinnovi i successi sportivi ma che dopo questo matrimonio non ce ne siano più altri… visti i tanti divorzi in giro”. Il padre di Bernardeschi ha commentato ironicamente ai microfoni di corrispondente Giuseppe Di Tommaso. E ancora, sugli Europei “Gli ho solo fatto i complimenti, è tutto quello che potevo dirgli”. A proposito del matrimonio ha detto: “Gli auguro tanta pazienza”. “Sono molto felice e molto emozionato”, ha affermato Veronique Ciardi nel talk show condotto da Gianluca Seprini e Roberta Capoue. Il ricevimento si svolgerà in spiaggia nello stabilimento balneare che il calciatore comprò il Prince de la Fossa Maestra proprio sulla costa.

Ieri il calciatore toscano è arrivato a Roma con tutta la squadra, condivisa a posta su Instagram esprimendo tutta la sua emozione per l’incredibile traguardo che l’Italia ha raggiunto:

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“E’ la storia di un viaggio incredibile iniziato molto prima degli Europei. E’ un viaggio che parla di sogni e incubi, folli visionari, rinascite, aggregazioni e distanze. Il viaggio di una Nazionale che aspetta da anni di riscattare le delusioni del passato ma è anche il viaggio di una nazione che ha vissuto il suo momento più buio nel 2020, che è stata la prima ad affrontare la pandemia e a contare le sue perdite, che ha aspettato con pazienza e dedizione di rimettersi in piedi, stringendo i denti e stringendo il cuore in attesa della fine dell’incubo. Un viaggio che parla di sacrifici, desideri collettivi, riscatti personali e soprattutto della necessità del popolo italiano di mettere passione e speranza nelle imprese che intraprende. L’Italia aveva bisogno della Nazionale e della Nazionale aveva bisogno di tutta l’Italia”.

“Con tutti noi e con tutti voi, volevamo che questo viaggio durasse il più a lungo possibile. Ci siamo stretti intorno alla maglia azzurra con profondo rispetto e con la coesione e l’unità del nostro gruppo, che sono state le nostre armi. e abbiamo potuto giocare la finale sapendo di aver già compiuto un’impresa epica ma ancora desiderando e con tutta l’energia possibile che questo viaggio finisse con la coppa tra le braccia, con lacrime di gioia, con grida di felicità e con la bandiera tricolore portata in trionfo nella notte italiana più magica di tutte. E ci siamo riusciti, l’impresa è compiuta, siamo campioni d’Europa, abbiamo preso il dolore, le frustrazioni, il ricordo di un’Italia chiusa che ha cantato e fatto forza dai balconi e li abbiamo trasformati in qualcosa di bello e indimenticabile da offrire a tutti i pazzi, nostalgici, sognatori e appassionati italiani del mondo.

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