Il capo della polizia è stato licenziato per un intervento tardivo nel massacro della scuola di Uvalde

Il capo della polizia di un distretto scolastico di Uvalde, in Texas, dove tre mesi fa è avvenuto un attacco a una scuola elementare, è stato licenziato dall’amministrazione di quella scuola. Diciannove bambini e due insegnanti sono stati uccisi nell’attacco. Un’indagine ha mostrato che la polizia è intervenuta troppo tardi e l’assassino è stato in grado di continuare per più di un’ora.

Il consiglio scolastico ha approvato all’unanimità le dimissioni di Pete Arredondo mercoledì sera, ora locale. È il primo agente di polizia ad essere licenziato per un’azione di polizia.

L’uomo era responsabile della risposta della polizia, secondo il Dipartimento di sicurezza del Texas. Lo stesso Arredondo ha detto prima che non si è mai visto come un leader quel giorno, né ha chiesto di aspettare per intervenire.

Pochi giorni dopo il massacro del 24 maggio, la polizia del Texas ha ammesso di aver aspettato troppo a lungo per intervenire. Nel mese di luglio questo è stato confermato ancora una volta in un ampio rapporto di ricerca. Ha detto che i 376 agenti allarmati hanno agito troppo tardi a causa di errori sistematici e scarso processo decisionale.

La commissione d’inchiesta è intervenuta nel verbale di un’azione caotica della polizia, che ha permesso all’aggressore di fare le sue cose per più di un’ora prima che gli agenti intervenissero e lo uccidessero. Gli ufficiali mancavano di leadership, mancavano di capacità comunicative e mancava l’urgenza di fermare l’assassino, afferma il rapporto.

Le riprese delle telecamere a circuito chiuso dell’azione della polizia durante la sparatoria mostrano agenti pesantemente armati nel corridoio fuori dall’aula in attesa di intervenire, anche se l’assassino riprende a sparare.

Guarda tu stesso le immagini qui. Possono essere vissuti come scioccanti.

Arredondo non era presente al verdetto. Il suo avvocato ha letto una lettera di 17 pagine A4. Ha detto che Arredondo dovrebbe essere elogiato per le vite che ha salvato, non punito per le sue azioni.