“Siamo una squadra forte che sa giocare bene a calcio, me ne sono accorto subito”. Così l’attaccante bosniaco dopo l’esordio in Serie A con i nerazzurri
La prima con la maglia dell’Inter non poteva andare meglio per Edin Dzeko: una grande vittoria, gol e un’intesa che sembra già essersi creata con i compagni e l’ambiente. “Vedendo i tifosi fuori dallo stadio quando siamo arrivati in autobus, ho chiesto ai ragazzi: ‘Quanti possono entrare?’”. San Siro è uno stadio che il bosniaco conosce bene, ma prima sabato scorso da avversario: al punto che “Sono andato negli spogliatoi degli ospiti, poi Perisic mi ha detto di passare dall’altra parte. Adesso San Siro è casa mia. , dove in futuro voglio fare tanti gol e tante cose buone per l’Inter”, ha detto l’attaccante ai microfoni di Dazn.
Gol e Lautaro
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Un gol importante, quello contro il Genoa, per rompere subito il ghiaccio e rompere un lungo digiuno in Serie A: “Cercavo il gol: quando lo fai subito fa più effetto. un po’ di crampi, Inzaghi mi ha chiesto come stavo. Gli ho detto ‘No, sto bene, lasciami in campo’. Dopo il gol mi sono rilassato”. Al suo fianco, però, non c’era Lautaro Martinez: “È un grande giocatore, è ancora molto giovane. L’altro giorno ha festeggiato il compleanno e io ho questo: ‘Quanti anni hai?’. Servono giocatori forti. . Sono contento che sia rimasto nonostante alcune richieste. Significa molto per questo club, qui i giocatori vogliono crescere con il club”.
Lukaku e Ibra
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Lautaro sarà presto qui, mentre Lukaku è al passato: “Qui ha fatto grandi cose, dobbiamo solo ringraziarvi perché ha fatto davvero bene. Non mi piace guardare troppo indietro, voglio guardare sempre avanti. Per me conta solo fare bene all’Inter. So quali sono le mie qualità, posso dare molto a questa squadra”. Dall’altra parte del Milan, invece, c’è Zlatan Ibrahimovic: “Si è definito come il Dio di Milano? Ero il cigno di Sarajevo, quello che fai in campo conta per me”.
Roma nel cuore
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L’intesa con i compagni e la squadra quindi sembra già solida. E Dzeko si è subito adeguato al nuovo sistema di gioco: “Ero sicuro che il modulo adottato da Inzaghi fosse perfetto per me, posso dire che mi sono divertito molto nei 90′ contro il Genoa e al 45′ con la Dinamo: lì ho capito che siamo una squadra forte che sa giocare bene a calcio”. Un pensiero, quindi, per la sua ex squadra: “La Roma resta per me un pezzo del mio cuore, abbiamo passato sei anni insieme e non è niente. I miei tre figli sono nati a Roma, per loro sarà sempre il loro numero uno. A casa. Ho bei ricordi della Roma, il post che ho fatto mi è venuto in mente Naturalmente. Ringrazierò sempre la Roma, li incoraggerò sempre per 36 giorni (ride, ndr). Per me è stata un’esperienza incredibile”.
25 agosto 2021 (modificato il 25 agosto 2021 | 21:50)
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