Le richieste della Russia per risolvere la crisi in Ucraina

Venerdì 17 dicembre, Ministero degli Esteri russo pubblicato una serie di richieste ai governi occidentali per allentare le persistenti tensioni tra Russia e Ucraina. Le richieste sono contenute in due documenti, uno negli Stati Uniti e uno nella NATO, l’alleanza militare che comprende gran parte dei Paesi occidentali, nella quale si chiedono certe garanzie per risolvere la crisi al confine con l’Ucraina: tra queste c’è la richiesta che l’Ucraina non aderisca mai alla NATO e il ritiro di tutte le forze militari dalla Paesi NATO di vari Paesi dell’Europa centrale e orientale.

Le richieste arrivano in un momento molto delicato per gli equilibri internazionali. Nelle ultime settimane il governo russo ha ammassato decine di migliaia di soldati e mezzi al confine con l’Ucraina, una mossa che ha suscitato fondati timori tra i paesi occidentali di una possibile invasione dell’Ucraina o della sua parte orientale, attualmente contesa tra gli ucraini governo e milizie filo-russe.

Le richieste contenute nei due documenti erano già circolate in parte nei giorni scorsi, ed alcune di esse sarebbero state avanzate dal presidente russo Vladimir Putin al suo omologo americano Joe Biden durante l’incontro in videoconferenza del 7 dicembre. I due documenti, secondo il ministero degli Esteri russo, sono stati consegnati agli Stati Uniti e alla Nato il 15 dicembre.

Quello di cui avevamo già parlato molto nei giorni scorsi, dopo una nota pubblicata dal governo russo, era la richiesta di garanzia legale che l’Ucraina non aderirà mai alla NATO. Si tratta di una condizione ritenuta inaccettabile e imbarazzante per l’Occidente e in particolare per gli Stati Uniti: inaccettabile perché equivarrebbe ad abbandonare l’Ucraina all’influenza russa pochi anni dopo che il Paese l’ha lasciata. cacciare il governo filo-russo da Viktor Yanukovich e cercando di allinearsi con l’Occidente. Imbarazzante perché più di 10 anni fa, la NATO ha promesso all’Ucraina che l’avrebbe accolta tra i suoi membri.

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Tuttavia, il documento diffuso venerdì è più dettagliato e fa riferimento a tutti i paesi che facevano parte dell’ex Unione Sovietica, non solo all’Ucraina: l’altro paese che sarebbe coinvolto in un tale accordo sarebbe la Georgia. , tra i paesi ex sovietici che desiderano per aderire alla NATO.

Ma nei due documenti sono formulate richieste altrettanto pretenziose, che i paesi occidentali difficilmente potrebbero accettare. In primo luogo, chiede il ritiro del dispiegamento delle forze militari della NATO da tutti i paesi che non erano nell’alleanza prima del 1997, quando per la prima volta tre paesi che erano nel blocco sovietico furono invitati ad aderire all’alleanza.’NATO: Polonia , Repubblica Ceca e Ungheria (che hanno aderito ufficialmente nel 1999).

Oltre a questi tre, l’accordo riguarderebbe tutti gli altri paesi dell’Europa centrale e orientale che hanno aderito all’alleanza negli anni successivi: Bulgaria, Romania, Slovacchia, Slovenia, Estonia, Lettonia, Lituania, Albania, Croazia, Montenegro e Macedonia. il Nord.

Altre richieste includono il divieto di dispiegamento di navi da guerra e aerei, sia da parte degli Stati Uniti che della Russia, da aree al di fuori dei rispettivi territori nazionali da cui potrebbero colpire obiettivi dell’altro paese; l’impegno a non dispiegare, sia all’interno che all’esterno dei propri confini, missili a medio raggio che possano colpire il territorio dell’altro Paese; e il ritiro di tutte le armi nucleari che sono state dispiegate in paesi stranieri, nonché l’impegno a non dispiegarne di nuove.

Secondo Dmitri treno, direttore del Carnegie Moscow Center, gruppo di pensiero con sede a Mosca che si occupa di cooperazione internazionale, il fatto stesso che il governo russo abbia deciso di rendere pubblici questi documenti, che in tutti gli altri casi sarebbero stati mantenuti riservati, significherebbe che la Russia considera improbabile la loro accettazione da parte dell’Occidente.

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Intanto gli Stati Uniti non hanno commentato le richieste della Russia in merito e il portavoce della Casa Bianca Jen Psaki ha detto solo che i due documenti saranno discussi con altri Paesi del Paese.Nato: “Non ci saranno colloqui sulla sicurezza europea senza la partecipazione di nostri alleati europei. , ha detto, rivolgendosi ad alcuni giornalisti. “Non comprometteremo i principi chiave su cui si basa la sicurezza europea, compreso il diritto di tutti i paesi a decidere il proprio futuro e la propria politica estera, liberi da interferenze esterne”.

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