MotoGP | Marquez in ospedale: chiusura terza operazione – Moto

Marc marchio si trova all’ospedale Ruber Internacional di Madrid: si apprende da fonti spagnole. Il motivo è la terza operazione in tutto‘Omero del braccio destro, un intervento sempre più probabile: i medici stanno cercando di capire come curare definitivamente il campione catalano e si potrebbe profilare un nuovo intervento chirurgico. In quelle ore si sottopone a esami medici che lo aiuterebbero a prendere una decisione definitiva. L’ottavo campione del mondo è arrivato in ospedale con il padre Julià nelle prime ore del mattino. I tempi sono abbastanza allarmanti anche per la stagione 2021: se dovesse tornare sotto i ferri, Marquez sarebbe completamente fermo per tre mesi, più tre mesi di riabilitazione e il tempo necessario per rimettersi in forma. Il migliore, il Cabroncito tornerà nel giugno 2021.

La notizia è stata data dal programma Giocatori dal canale televisivo Il sesto. Marquez non si è mai ripreso dalla terribile caduta di Jerez de la Frontera in quella che è stata la gara inaugurale del Campionato del Mondo MotoGP. Una caduta che, incredibilmente, aveva cercato di superare la settimana successiva: pochi giorni dopo il primo intervento all’omero fratturato (che prevedeva l’applicazione di un piatto) Marquez ha assistito alla “ripetizione” del circuito andaluso, ma si è arreso di fronte al dolore. Poi il # 93 ha cercato di non forzare il rientro, ma un incidente in casa (come l’ha descritto Honda) ha provocato la rottura della piastra e quindi un secondo intervento chirurgico.

MotoGP | Terza operazione Marquez: rischio di fermo di 6 mesi

Tuttavia, i miglioramenti non sono arrivati ​​e durante la stagione la Honda ha dovuto rivedere più volte i piani di recupero del proprio asso. Tanto che Stefan Bradl, che doveva essere un sostituto temporaneo, ha chiuso la stagione 2020 e nel frattempo si sono diffuse le voci di una terza operazione. Che hanno trovato conferma e stanno prendendo sempre più corpi. Il padre di Marquez ha commentato: “Non l’hanno ancora operato e, francamente, non so se lo faranno ancora. Cercano di capire: se è la soluzione migliore, va bene pertanto“.

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