Prorogata di un anno e mezzo la carcerazione preventiva del deposto presidente del Perù

Prorogata di un anno e mezzo la carcerazione preventiva del deposto presidente del Perù

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La Corte Suprema del Perù ha disposto la custodia cautelare per 18 mesi del deposto presidente Castillo, in attesa di un’indagine sulla “ribellione” contro di lui. Il giudice non ha detto se ritenere Castillo colpevole, ma ritiene che il rischio di fuga sia troppo grande se l’ex presidente viene liberato.

Castillo è stato messo sotto accusa mercoledì scorso perché voleva sciogliere il parlamento proprio per evitare l’impeachment. Successivamente è stato arrestato con l’accusa di ribellione e cospirazione.

Da allora, i sostenitori di Castillo hanno protestato in molti luoghi. Chiedono elezioni rapide e il rilascio di Castillo. Le manifestazioni sono regolarmente accompagnate dalla violenza. Secondo l’agenzia di stampa AP, almeno quattordici persone sono state uccise.

Stato di emergenza

I manifestanti hanno bruciato le stazioni di polizia e bloccato gli aeroporti. Le autorità hanno anche interrotto il traffico ferroviario da e per l’attrazione turistica di Machu Picchu per timori di blocchi dei treni. Il sostituto di Castillo, l’ex vicepresidente Boluarte, sì stato di emergenza proclamato.

Il procuratore nel caso contro Castillo dice che può chiedere 10 anni di carcere. Lo stesso Castillo contraddice tutte le accuse. Definisce la persecuzione infondata e vorrebbe chiedere asilo in Messico.

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