Si disputa Lazio-Torino: ha deciso il giudice sportivo

Il giudice sportivo concede legittimo impedimento al gioco della partita sostenuto dalla compagnia del presidente del Cairo

Niente tre a zero a tavola. Per il giudice sportivo Gerardo Mastrandrea va giocata Lazio-Torino. La mancata presentazione della squadra di Davide Nicola all’Olimpico è stata quindi determinata da una causa di “forza maggiore”, unico caso che giustifica la “mancata presentazione della squadra” secondo il regolamento FIGC.

DECIDE ASL

Mastrandrea precisa che “la legittimità di atti e provvedimenti, qualunque sia la forma adottata, delle autorità sanitarie statali e territoriali istituite a tutela di individui o comunità”. Non è quindi possibile mettere in discussione le decisioni prese dall’ASL sul caso dell’epidemia di variante inglese scoppiata all’interno del girone della squadra torinese (otto giocatori positivi, altri due componenti del gruppo della squadra d ‘squadra e cinque familiari), anche rispetto alle diverse interpretazioni sulle prescrizioni temporali della quarantena domestica (la Lazio ha affermato nella sua memoria che i sette giorni sono scaduti l’1 marzo e non il 2 marzo) visto che c’era stato un chiarimento in merito da parte dell’ASL di Torino .

RISCHIO DI SANZIONI PENALI

Per il giudice questa volta aveva un’opinione diversa con Juve-Napoli ma il suo verdetto era stato ribaltato dal Collegio di Garanzia, “l’impossibilità di esecuzione quando vengono presi provvedimenti legali o amministrativi da parte delle autorità governative o dei territori competenti”. In pratica, ci troviamo quindi nella situazione di “prescrizioni o divieti comportamentali che impediscono al debitore di adempiere indipendentemente dalla sua volontà”. La forza maggiore, quindi, è “chiara e inequivocabile” e il trasferimento da Torino a Roma è stato impossibile, “pena l’incorrere in sanzioni, anche penali”.

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