Superlega, Theodoridis: “Real, Barça e Juve rischiano la Champions”

Il segretario generale Uefa ha chiarito: “Né io né il presidente Ceferin possiamo intervenire, decideranno solo le autorità giudiziarie”. E ancora: “I giocatori dei club coinvolti possono essere all’Europeo”

Juventus, Barcellona e Real Madrid rischiano l’esclusione dalla prossima Champions League. Almeno non stanno facendo un passo indietro rispetto alla posizione assunta in Super League. Lo ha ribadito il segretario generale Uefa Theodore Theodoridis in un’intervista a Marca. “Se non rispettano le regole, possono essere espulsi. Dipende da loro, va precisato che tutti gli altri club hanno accettato le regole – ha spiegato -. Vorrei chiarire una cosa perché c’è stata un’interpretazione errata dei fatti. Quello che accadrà non sarà una decisione personale e non avrà nulla a che fare con il presidente Uefa o il Comitato Esecutivo”.

CHI DECIDE

“In UEFA abbiamo una chiara divisione dei poteri, con l’esecutivo e il management da un lato e gli organi giudiziari dall’altro – ha commentato Theodoridis -. Né io né il Presidente possiamo intervenire nei lavori degli organi giudiziari. Lasciatemi dire che i tre club citati sono tra i migliori al mondo: perché dovrei sperare che non gareggino? Ma chiaro, per la UEFA tutti i club sono uguali, difendiamo valori come il rispetto, il merito sportivo e la parità di trattamento. Se hanno infranto le regole, devono affrontare le conseguenze che decideranno gli organismi indipendenti”.

I GIOCATORI NON RISCHIANO L’EUROPA

Il segretario Uefa, invece, ha smentito il rischio di esclusione dall’Europeo alle porte dei giocatori tesserati nei club che attualmente restano al loro posto. “Nessun giocatore pagherà il prezzo dell’avidità della Super League”, ha detto. Tutti potranno rappresentare il proprio Paese all’Europeo. Sarà una celebrazione di tutto il bene che ha il calcio: solidarietà, unione, piacere e darà speranza a tante persone che ne hanno bisogno in questi giorni difficili”.

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SENTENZA DELLA CORTE DI MADRID

Quanto alla condanna del tribunale di Madrid, che ha sottoposto alla Corte di giustizia dell’UE una questione preliminare avverso UEFA e FIFA per violazione delle regole di concorrenza europee, Theodoridis ha chiarito che “la UEFA rispetta pienamente lo Stato di diritto, ma non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione formale in merito. Abbiamo un team legale per tutte le nostre decisioni, il rispetto della legge è nel nostro DNA. Gli ultimi anni hanno dimostrato che la UEFA è un esempio molto positivo di organizzazione trasparente e democratica. A volte abbiamo vinto casi e a volte li abbiamo persi. Ma rispettiamo il risultato. La UEFA ha una procedura disciplinare indipendente, in cui ogni decisione viene esaminata da un collegio indipendente della Corte Arbitrale dello Sport. Questo sistema di campi sportivi garantisce un’applicazione uniforme delle regole, al momento giusto, ed è stato approvato dai tribunali dell’UE e dalla Corte europea dei diritti dell’uomo. Anche i tre club hanno aderito a queste regole e devono rispettare lo stato di diritto nello sport”.

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