Case Maddie, appare una cantina nascosta nel giardino di Hannover

Case Maddie, appare una cantina nascosta nel giardino di Hannover

Operazione top secret – I primi dettagli sono trapelati, nonostante il silenzio degli esperti, grazie ai giornalisti di alcuni media che dall’inizio delle operazioni sono barricati dietro le barriere istituite solo per tenere lontani i giornalisti. Mentre l’operazione di polizia della Bassa Sassonia, coordinata dal procuratore di Braunschweig, rimane segreta e nessuna autorità rivela “ciò che si sta cercando” (noto solo ufficialmente che la ricerca è collegata al caso Maddie), stanno iniziando a perdere tre diverse ipotesi sull’argomento dell’inchiesta.

Ipotesi di ricerca – Il primo è che stiamo cercando il cosiddetto “test della regina” che incornicerebbe il presunto assassino senza possibilità di appello, cioè i resti della bambina. E la presenza delle unità del cane ha portato a questa possibilità dall’inizio dell’operazione.

La seconda ipotesi è che gli investigatori siano alla ricerca di un computer che contenga i segreti ancora nascosti da Brueckenr. Infine, la terza ipotesi: che alcuni degli oggetti usati che potrebbero essere correlati al crimine sono stati nascosti in quella cantina.

Il precedente a Magdeburgo – Nascondere oggetti come il computer in un terreno abbandonato non sarebbe una nuova strategia per il tedesco. In un altro giardino nella Sassonia-Anhalt, vicino a Magdeburgo, alcune settimane fa gli investigatori hanno trovato un pc della sua proprietà con materiale pornografico per bambini sepolto nel terreno.

La storia del vicino – C’è anche un ulteriore elemento che potrebbe essere collegato alla ricostruzione del caso della ragazza britannica. Questa è la storia del testimone e del vicino: secondo Wolfgang Kossack, 73 anni, proprietario del giardino della porta accanto, Brueckner arrivò sulla proprietà nel 2007, l’anno in cui Maddie fu rapita in Portogallo. A quel tempo il presunto assassino trascorse le sue giornate nel giardino vicino alla capanna di legno, demolito l’anno successivo. “Non stava facendo il giardinaggio – dice il vicino – era seduto fuori a bere birra”. L’uomo rivela anche che Brueckener avrebbe confessato di non aver registrato il nuovo indirizzo di residenza. “Nessuno sapeva che fosse lì”, spiega il testimone, specificando che ogni tanto veniva a trovare “una giovane donna, sembrava la sua fidanzata”, e che prima di scomparire diceva che stava progettando di “tornare nell’Europa meridionale “. Secondo le ricostruzioni di Bild, il presunto assassino viveva all’epoca in una roulotte non lontano da quella terra.

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L’uomo, che ora è in prigione per reati legati alla droga, potrebbe uscire a gennaio se l’indagine non porterà a una svolta decisiva.

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