Coutinho ex Inter come Seedorf, dal Barcellona in cambio di Romagnoli. Alternativa a Vlasic per lanciare Giroud, promosso da Papin. Ma l’emergenza è Kessie

Acquistare è difficile, ma vendere ancora di più. E siccome è solo dalle vendite che possono arrivare i soldi per i nuovi rinforzi, i riflettori sono puntati sull’ormai ex capitano Romagnoli per due motivi. Primo perché il difensore rischia di partire tra un anno a parametro zero come Calhanoglu e soprattutto Donnarumma, poi perché il Barcellona sembra interessato e se farà una buona offerta saranno tutti contenti, a cominciare dall’interessato che avrebbe la possibilità di rientrare titolare a un grande club. A questo punto sarebbe ancora più facile vedere Coutinho in maglia rossonera. E poco importa se il Milan non raccoglie nulla, perché nello scambio Romagnoli-Coutinho Pioli guadagnerebbe una partenza sicura più del Barcellona che ora non trova più spazio. Arrivato troppo presto dal Brasile, a soli 18 anni, il centrocampista ha pagato la fine del “triplo” ciclo dell’Inter, ma ha poi trovato il successo a Liverpool, Bayern e Barcellona, ​​conquistando anche una maglia da titolare in nazionale. Non ci sono quindi dubbi sulle sue qualità, né sulla sua esperienza, perché a 29 anni, il 12 giugno, Coutinho è in piena maturità. È vero che Brahim Diaz è il nuovo titolare della maglia numero 10, ma al di là del numero di maglia Coutinho potrebbe ripetere la carriera di Seedorf nel Milan, sold out anche dall’Inter e capace anche di giocare da centrocampo per mandare il nuovo centravanti. Giroud con un gol. Con o senza Ibrahimovic, infatti, il francese sarà l’attaccante del Milan, promosso non a caso dal connazionale Papin che gli ha fatto i complimenti in Gazzetta.

Con la sua esperienza e la sua voglia di vincere, Giroud è la prima certezza che ha Pioli, in attesa di sapere se Coutinho arriverà davvero. Altrimenti l’alternativa è rappresentata dal croato Vlasic che ha già dato la sua volontà di giocare nel Milan. Come sempre però la sua decisione non basta perché dobbiamo fare i conti con il CSKA Mosca, con l’unica certezza che non basta Brahim Diaz a centrocampo, così come non basta Giroud in attacco perché il Milan non può accontentarsi di partecipare alla Champions Lega, concentrando tutte le sue energie sul campionato. E poi, o meglio, il problema del rinnovo di Kessie va risolto in fretta, perché è sbagliato pensare che ci sia tempo fino al 30 giugno.

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L’amara esperienza con Donnarumma insegna che non è mai troppo presto e anche se stavolta Raiola non fosse coinvolto sarebbe rischioso iniziare il campionato senza aver formalizzato il rinnovo del contratto di Kessie. Questa è la vera urgenza visto che è stato il miglior rossonero la scorsa stagione e come se non bastasse visto che molti club stranieri lo stanno corteggiando.

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