Decreto accertamenti, concordato preventivo dal 2024 e novità sulle sanzioni: testo approvato in CdM – Hamelin Prog

Decreto accertamenti, concordato preventivo dal 2024 e novità sulle sanzioni: testo approvato in CdM – Hamelin Prog

Decreto accertamenti, concordato preventivo dal 2024 e novità sulle sanzioni: testo approvato in CdM – Hamelin Prog

Il Consiglio dei Ministri del 3 novembre 2023 ha approvato uno schema di decreto legislativo che mira a introdurre importanti novità nel sistema fiscale italiano. Tra le nuove disposizioni, spicca l’implementazione del concordato preventivo biennale dal 2024, con l’obiettivo di agevolare il recupero degli atti di riscossione in materia di imposte sui redditi e IVA, così come i verbali di constatazione.

Inoltre, il decreto prevede l’adozione di nuove modalità di notifica degli atti e delle cartelle da parte dell’Agenzia delle Entrate. Nello specifico, tali documenti potranno essere inviati direttamente all’indirizzo digitale del contribuente. La notifica sarà ritenuta valida al momento in cui verrà ricevuta la ricevuta di accettazione della Posta Elettronica Certificata (PEC).

Il decreto introduce anche importanti modifiche riguardanti i crediti d’imposta non spettanti o inesistenti. In tali casi, sarà possibile effettuare il pagamento in un’unica soluzione, senza la possibilità di compensazione.

Per quanto concerne la lotta all’evasione fiscale, il decreto introduce nuovi strumenti di analisi del rischio, basati sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale e sulla interconnessione tra diverse banche dati pubbliche.

Una misura particolarmente rilevante prevista dal decreto è l’introduzione del concordato preventivo biennale dal 2024 per le partite IVA. L’Agenzia delle Entrate avrà la facoltà di presentare un piano di concordato basato sui dati a sua disposizione.

Le aziende che aderiranno al concordato saranno tenute a dichiarare gli importi concordati nella loro dichiarazione dei redditi e dell’IRAP. Nel caso in cui non vengano effettuati i pagamenti delle imposte dovute, gli importi arretrati saranno iscritti a ruolo.

Tuttavia, coloro che registreranno un aumento dei redditi effettivi durante il periodo di concordato godranno di vantaggi fiscali. È importante precisare che il concordato potrà essere interrotto solo in circostanze eccezionali.

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Gli incassi per l’Erario stimati grazie all’introduzione del concordato preventivo biennale ammontano a 760,5 milioni di euro.

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