Kadyrov pubblica un video del figlio che picchia un detenuto, sono orgoglioso – Agenzia ANSA

Kadyrov pubblica un video del figlio che picchia un detenuto, sono orgoglioso – Agenzia ANSA

Kadyrov pubblica un video del figlio che picchia un detenuto, sono orgoglioso – Agenzia ANSA

Il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha recentemente suscitato clamore pubblicando un video sul suo canale Telegram, nel quale si può vedere suo figlio quindicenne Adam aggredire un detenuto accusato di aver bruciato il Corano. Nonostante il fatto si sia verificato a metà agosto, il filmato è stato diffuso solo ora, aumentando l’indignazione nel pubblico.

Kadyrov, tuttavia, difende l’azione di suo figlio sostenendo che il detenuto era un complice dei servizi di sicurezza ucraini. Nel video, si può chiaramente vedere Adam mentre colpisce ripetutamente l’uomo inerme, mentre quest’ultimo cerca disperatamente di proteggersi il volto.

Secondo Kadyrov, coloro che violano una scrittura sacra, come bruciarla, devono essere puniti in modo severo. In un comunicato, il leader ceceno ha affermato di essere fiero dell’azione di suo figlio e ha elogiato il suo desiderio di crescere tra gli anziani, sviluppando ideali adulti di onore, dignità e difesa della propria religione.

Nonostante le motivazioni addotte da Kadyrov, l’episodio ha generato controversie e indignazione all’interno del paese e a livello internazionale. Molti si chiedono se sia giusto che un quindicenne venga coinvolto in una situazione così violenta e se ciò non costituisca una violazione dei diritti umani.

L’organizzazione internazionale per i diritti umani Amnesty International ha espresso preoccupazione riguardo alla diffusione del video e alla normalizzazione della violenza, soprattutto quando coinvolge minorenni. L’episodio ha sollevato il dibattito sulla necessità di un intervento urgente per proteggere i diritti dei minori e prevenire l’abuso di potere da parte delle autorità.

In conclusione, l’incidente che coinvolge il figlio del leader ceceno Ramzan Kadyrov ha scosso l’opinione pubblica a livello nazionale e internazionale. Mentre Kadyrov difende l’azione di suo figlio, molti si oppongono alla violenza, specie quando perpetrata da minori. Il caso ha sollevato interrogativi sui diritti umani e sull’abuso di potere, richiamando così l’attenzione sulla necessità di una maggiore tutela dei minori e dei valori fondamentali di rispetto e dignità.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *